I fascisti non si fermano: un necrologio con l'invito a commemorare Mussolini
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I fascisti non si fermano: un necrologio con l'invito a commemorare Mussolini

Pubblicato in pompa magna sul Giornale di Vicenza il ricordo del dittatore criminale alla vigilia dell'anniversario della sua morte avvenuta il 28 aprile 1945

Necrologio di Mussolini del Giornale di Vicenza
Necrologio di Mussolini del Giornale di Vicenza
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27 Aprile 2021 - 08.51


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Ancora una volta l’Apologia di fascismo e ancora una volta (visto che le attuali leggi sono un colabrodo) mascherata da pietà umana e ricordo dei morti per non essere penalmente contestata.
Ma la sostanza rimane: tanti, troppi fascisti stanno rialzando la testa forti di una memoria che si attenua con il passar degli anni e forti di un ceto politico troppo spesso lassista che non ha il coraggio politico e il senso etico di impedire sempre e comunque qualsisi celebrazione dell’orrenda dittature che ha trascinato l’Italia nel disastro morale e materiale.
Così, in bell’evidenza nella pagina dei necrologi del Giornale di Vicenza è comparso oggi un annuncio funebre ( con tanto di foto) in ricordo di “sua eccellenza Cavalier Benito Mussolini”.
Il Duce, infatti fu giustiziato dopo la condanna a morte del Comitato di Liberazione Nazionale il 28 aprile del 1945.
E oggi nella pagina dei necrologi c’è un invito ai fascisti per radunarsi domani davanti al cimitero maggiore di Vicenza.
L’annuncio dell’anniversario (mascherato da umana pietà) è un avera e propria Apologia di fascismo. Intanto perché si dice: ” sempre in noi presente”  ad un dittatore criminale che ha tolto la libertà all’ Italia e agli italiani, condannato a morte o fatto uccidere gli oppositori politici, firmato le leggi raziali del 1938 e che con l’alleanza con il Nazismo di Hitler è stato protagonista di orrende stragi, come quelle di Marzabotto e di Sant’Anna di Stazzema.
Nell’annuncio si dice anche “continuità ideale con la Repubblica Sociale Italiana, e familiari dei caduti e dei dispersi della Repubblica Sociale Italiana ti ricorderanno con la recita del Santo Rosario”.
Siamo di fronte all’ennesima provocazione che molti (purtroppo) non percepiscono come tale.
Del resto nella regione Veneto c’è un’assessora che è ancora al suo posto dopo aver cantato in radio la canzone fascista “Faccetta nera” e che l’altro giorno, festa nazionale della Liberazione, è ostentatamente andata a celebrare militari tedeschi uccisi in una Foiba.
Questo succede quando l’argine contro il fascismo o i fascisti si abbassa o quialcuno – anche a sinistra o nel campio democratico – continua a minimizzare.
Più si minimizza più il virus fascista continuerà a infestare questo Paese.
P.s e complimenti al Giornale di Vicenza per aver pubblicato quesdti annunci come fossero di ordinaria amministrazione.

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