Nel Myanmar la polizia continua a sparare sui dimostranti: 15 morti a Yangon
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Nel Myanmar la polizia continua a sparare sui dimostranti: 15 morti a Yangon

Continua a salire il bilancio delle vittime della repressione delle forze di sicurezza nell'ultima giornata di proteste contro il colpo di stato che ha rovesciato il governo democratico

Manifestazione di protesta in Myanmar
Manifestazione di protesta in Myanmar
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14 Marzo 2021 - 17.20


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Il bilancio delle vittime in Myanmar continua a crescere esponenzialmente a causa della repressione attuata dalle forze di sicurezza.
I media locali, e qualche testimone, attestano almeno 15 persone uccise a Yangon durante l’ultima giornata di proteste contro il colpo di stato che il primo febbraio scorso ha rovesciato il governo democratico.

La manifestazione di oggi “è stata enorme e la repressione dei militari particolarmente brutale”, con almeno 15 civili uccisi e circa 50 feriti, ha raccontato alla Dpa Nay Ko Lin, un manifestante e residente di Hlaing Thar Yar, nella parte occidentale di Yangon.
”Oggi ci sentiamo molto orgogliosi perché molte migliaia di manifestanti occupano le strade delle nostre città – ha detto – questo dimostra che non accettiamo la prepotenza e che vogliamo giustizia”. In altre parti del paese, un testimone ha riferito di almeno un manifestante ucciso a colpi di arma da fuoco nella città di Bago.
Le agenzie di stampa locali Myintkyina News Journal e Khit Thit Media hanno riportato un’altra vittima a Hpakant, nello stato settentrionale di Kachin.

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