Il Covid dilaga: la Puglia vieta lo stazionamento in tutti gli spazi pubblici"
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Il Covid dilaga: la Puglia vieta lo stazionamento in tutti gli spazi pubblici"

La nuova ordinanza firmata questa sera dal presidente della Regione: "I dati così ottenuti sono allarmanti per il crescente numero di contagi che ormai rileviamo da giorni"

Michele Emiliano
Michele Emiliano
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10 Marzo 2021 - 20.17


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Una decisione drastica ma necessaria: con “decorrenza immediata” e sino al 6 aprile in Puglia “è vietato lo stazionamento all’aperto, presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali”. 
Lo stabilisce la nuova ordinanza firmata questa sera dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
Le preoccupazioni di Michele Emiliano
”La collocazione in zona gialla della Regione Puglia – ricorda Emiliano – mi ha indotto a chiedere qualche giorno fa ai miei collaboratori di anticipare le valutazioni che sarebbero state rese al Governo nei prossimi giorni. I dati così ottenuti sono allarmanti per il crescente numero di contagi che ormai rileviamo da giorni. I dati aggiornati ad oggi relativi al flusso aggregato della Protezione civile rappresentano un valore di incidenza settimanale regionale pari a 222 casi per 100.000 abitanti, aumentati del 22% rispetto ai 7 giorni precedenti. Solo due settimane fa il valore era di 135 casi per 100.000 abitanti. Lo stesso tasso di incidenza di Bari, negli ultimi 7 giorni – sottolinea Emiliano – è ulteriormente cresciuto fino a 323 casi per 100.000 (+26%). A Taranto è pari a 285 per 100.000, con una crescita del 29%. In queste due province si devono immediatamente chiudere tutte le scuole alla luce dell’ultimo dpcm del Governo”.
“Anche l’incidenza settimanale a Lecce, pur restando su valori più bassi, è aumentata del 59% rispetto alla settimana precedente e, in generale, risulta in aumento anche nelle altre province. L’indice di replicazione diagnostica al 6 marzo, un indicatore simile all’Rt ma che può essere calcolato più tempestivamente – puntualizza – si attesta su valori di 1.22, indicando che, in assenza di misure mirate a limitare al minimo indispensabile la circolazione delle persone e i contatti interpersonali il livello di incidenza settimanale tra 14 giorni potrebbe superare, anche a livello regionale, i 300 casi per 100.000 abitanti. Si tratta di una previsione drammatica che farebbe salire spaventosamente ricoveri e decessi”.

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