La provocazione di Sgarbi: "Siamo in venti in un ristorante perché ci vogliono privare della libertà"
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La provocazione di Sgarbi: "Siamo in venti in un ristorante perché ci vogliono privare della libertà"

Il critico d'arte e parlamentare in un ristorante a Fano: "Stiamo mangiando tranquillamente ma fuori è pieno di carabinieri. Forse hanno fame anche loro''

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi
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6 Novembre 2020 - 21.55


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La solita provocazione mentre in Italia solo oggi sono morte altre 450 persone: ”Siamo una ventina di persona dentro a un ristorante in via San Francesco d’Assisi a Fano e stiamo mangiando tranquillamente ma fuori è pieno di carabinieri. Forse hanno fame anche loro”.

Così Vittorio Sgarbi spiegando che il ristorante e’ ”chiuso” e che non intendono andarsene. ”Ho trovato un ristoratore che ha messo a disposizione il suo locale perché privato della sua libertà -racconta- sono qui con il mio amico, il produttore Giulio Borgognoni e altri per fondare un nuovo partito politico che chiameremo ‘virus”’.
Sul motivo della ‘tavolata’ il critico d’arte spiega: “vogliamo mandare un messaggio a chi ci ha privato della nostra libertà: che siamo la resistenza contro una dittatura fascista. Dopo andremo a San Marino dove potremo vedere in tempo reale che lì si può mangiare tranquillamente”.

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