Grossi guai per il Papeete: frode fiscale da mezzo milione, indagati quattro manager
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Grossi guai per il Papeete: frode fiscale da mezzo milione, indagati quattro manager

Il Gip del Tribunale di Ravenna ha disposto il sequestro preventivo congelando beni per 500mila euro alla discoteca di Milano Marittima famosa anche per le frequentazioni di Matteo Salvini

Discoteca Papeete
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1 Novembre 2020 - 10.00


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Secondo quanto riporta il Messaggero, sarebbero stati sequestrati beni per un valore di 500mila euro alle società di gestione del Papeete e Villa Papeete di Milano Marittima, celebri locali dell’intrattenimento della riviera romagnola, tornati alla ribalta per le frequentazioni del leader della Lega Matteo Salvini.

Il Gip del Tribunale di Ravenna, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo nell’ambito dello sviluppo dell’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dai Pm Alessandro Mancini e Monica Gargiulo sulla Mib Service.

La società ravennate specializzata in consulenze nel settore ristorazione e intrattenimento era già stata colpita a inizio estate da un analogo provvedimento per 5,8 milioni di euro, poi sensibilmente ridotto ad agosto in sede di riesame dal Tribunale di Ravenna che aveva però confermato l’ipotesi di associazione per delinquere tratteggiata dagli inquirenti per le tre persone al vertice societario.

Nelle stesse motivazioni, il Tribunale aveva ipotizzato un profitto illecito realizzato in tesi d’accusa dalle singole aziende, sparse in più regioni italiane, che verosimilmente avevano tratto vantaggio dall’uso delle fatture considerate false per un ammontare complessivo tra il 2013 e il 2017 stimato in 5,6 milioni di euro distribuiti su 122 contratti.

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