L'Unità di crisi della Campania: "Chiudere i cimiteri l'1 e il 2 novembre"
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L'Unità di crisi della Campania: "Chiudere i cimiteri l'1 e il 2 novembre"

Una riunione di concerto con l'Anci Campania: "Evitare assembramenti"

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29 Ottobre 2020 - 21.01


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Ora anche le festività rischiano di diventare un pericolo: “E’ fortemente raccomandata la chiusura dei cimiteri” in Campania nei giorni 1 e 2 novembre. E’ quanto indica l’Unità di crisi della Regione che si è riunita, di concerto con l’Anci Campania, per assumere le determinazioni necessarie in vista della commemorazione dei defunti. Si ritiene che, “salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata”, si raccomanda la chiusura dei camposanti “al fine di evitare assembramenti”.
In subordine, a condizione che ciascun sindaco abbia preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nel proprio territorio, “l’accesso al cimitero può essere svolto nel rispetto: dell’individuazione di specifici protocolli o linee guida comunali, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio; l’accesso al cimitero avvenga con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.
E, inoltre, che sia “assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno del cimitero più del tempo necessario; venga esposto all’ingresso del cimitero un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente; venga vietata ogni forma di assembramento; venga garantita una differenziazione tra ingresso ed uscita mediante opportuna segnaletica; venga controllato l’obbligatorio utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie ed il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; venga misurata la temperatura all’ingresso e vietato l’accesso per i soggetti con febbre (maggiore di 37,5°); venga fornito ai frequentatori gel idroalcolico o qualsiasi altro presidio per l’igiene delle mani”.
E ancora: “Vengano disciplinate e controllate le modalità di spostamento da e per il cimitero, con mezzi di trasporto pubblici o privati; vengano controllate anche le aree esterne al cimitero ove avviene la vendita dei fiori; venga garantito il rispetto di quant’altro previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente”.

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