Emilio Fede in versione Don Bosco: "Vivrò a Napoli perché voglio insegnare il bene ai giovani"
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Emilio Fede in versione Don Bosco: "Vivrò a Napoli perché voglio insegnare il bene ai giovani"

C'è felicità e commozione nella voce di Emilio Fede, che è uscito per prendersi "un gelato e dei dolcini" nel pomeriggio, dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza.

Emilio Fede
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18 Settembre 2020 - 19.11


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“Mi sento più libero. Appena sbrigate le pratiche andrò a Napoli, vivrò là il resto della mia vita con mia moglie e con una popolazione straordinaria”. C’è felicità e commozione nella voce di Emilio Fede, che è uscito per prendersi “un gelato e dei dolcini” nel pomeriggio, dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano che gli ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, per espiare i meno di quattro anni residui di pena per il caso ‘Ruby bis’ dopo aver trascorso circa un anno in detenzione domiciliare.

“Ho accolto questa decisione con grande rispetto nei confronti della giustizia e delle forze dell’ordine che ci proteggono. Ho espresso la voglia di essere assegnato a un istituto con ragazzi in bilico fra il bene e il male – dice al telefono con l’Ansa -. Vorrei state con i giovani, aiutarli a vivere una vita più serena e sicura, perché la camorra è una tragedia ma si può combattere educando i ragazzi a capire che la vita non è fatta solo di violenza”.

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