L'assurda situazione dei medici di famiglia, lasciati soli contro il Covid-19
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L'assurda situazione dei medici di famiglia, lasciati soli contro il Covid-19

La denuncia viene da Silvestro Scotti, segretario nazionale dei medici di medicina generale Silvestro Scotti denuncia la situazione paradossale

Medici di famiglia
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15 Luglio 2020 - 14.14


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Il segretario nazionale dei medici di medicina generale Silvestro Scotti denuncia la situazione paradossale dei medici di famiglia che non hanno strumenti terapeutici contro il Covid-19: anche l’informazione sui pochi farmaci oggi utilizzati contro la malattia viene loro negata, visto che alle aziende farmaceutiche a cui, con una serie di regole, è in fondo delegata gran parte dell’informazione sulle specifiche molecole, non è consentito informare i camici bianchi che non possono prescriverle. 
“Arriviamo così all’assurdo che io posso andare a visitare un paziente a casa, rischiando anche la vita, ma non ho nulla da prescrivergli e non ho informazioni su eventuali terapie prescritte in ospedale” spiega Scotti, ricordando che “al momento la situazione è questa”, anche se si continua a indicare nel medico di famiglia e nel territorio la soluzione per una più efficace risposta al controllo della pandemia.
L’informazione su farmaci che non sono nella disponibilità del medico di famiglia attualmente “è lasciata alla libera iniziativa e alla buona volontà del collega, che deve autonomamente cercarle. Il pubblico offre poco in questo senso, non c’è un’investimento serio sulla formazione dei medici del territorio sulle terapie che non prescrivono. Non ci sono alternative concrete pubbliche”. Tutto questo, non riguarda solo Covid, ma “è conseguenza di una norma che non consente ai medici di avere abbastanza dati anche sui farmaci usati in oncologia o nei piani terapeutico per diabete o Bpco. Ed è illogico, perché il medico di famiglia, in questo modo, non può nemmeno essere di supporto al paziente per eventuali effetti avversi”.
‘Nelle mani’ del medico di famiglia c’è ben poco per quanto riguarda le cure anti Covid. “Dopo il blocco dell’idrossiclorochina, in una prima fase usata off label – spiega Scotti – non possiamo prescrivere quasi nulla direttamente. Attraverso un percorso di farmacia ospedaliera possiamo utilizzare antiretrovirali, ma ci sono regole diverse da Regione a Regione, ed eparine”.

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