Ballarò si ribella a Salvini: "Vattene, noi qui spacciamo accoglienza"
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Ballarò si ribella a Salvini: "Vattene, noi qui spacciamo accoglienza"

Già due ore prima dell'arrivo previsto di Salvini in piazza Mediterraneo si sono radunate centinaia di persone: "Qui la Lega non si è mai vista, è una provocazione"

Uno striscione a Ballarò
Uno striscione a Ballarò
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3 Febbraio 2020 - 16.06


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Saracinesche abbassate, negozi chiusi e tanti striscioni: Ballarò è pronta alla visita di Matteo Salvini, in questo momento a Palermo. Una visita che dai residenti del quartiere dello storico mercato è stata già definita ‘una provocazione’: “Ballarò è uno dei quartieri più impegnati nell’integrazione e con il più alto tasso di immigrati della città. Ma qui la Lega non si è mai vista”. L’ennesima passerella elettorale dell’ex Ministro dell’Interno, che però non è gradito nel capoluogo siciliano. Già due ore prima del previsto arrivo, un centinaio di persone erano già riunite a Piazza Mediterraneo, cuore di Ballarò. Più tardi, alle 18:30, Salvini terrà un’assemblea pubblica al Teatro Massimo, dove è già previsto un flash mob delle Sardine. 
“In questo quartiere – dice il presidente della circoscrizione, Massimo Castiglia – si parlano 25 lingue. Ogni volta che si criminalizza Ballarò si danneggia il mercato”. “Qui – rilancia il consigliere comunale Fausto Melluso – i leghisti non si sono mai visti”. “Io – continua il presidente  della comunità nigeriana, Samson Olonu – vivo qui da 11 anni. Questo è il primo quartiere che ci accoglie. Nessuno mi affitterebbe una casa in via Libertà o a Sferracavallo. Qui c’è chi mi bacia. Noi siamo umani, la terra è per tutti”.
“Apprendo che il senatore Salvini sarà oggi pomeriggio nel quartiere di Ballarò. Non mi sorprende che abbia deciso di andare in un orario in cui i negozi del mercato storico saranno per lo più chiusi. Se fosse andato in altro momento avrebbe dovuto spiegare ai negozianti perchè il suo partito in Consiglio comunale ha votato contro i provvedimenti proposti dalla Giunta per la copertura del mercato storico e per la realizzazione di alloggi popolari. Se fosse andato in altro momento, avrebbe dovuto spiegare ai commercianti e ai residenti perchè i rappresentanti della Lega a Palermo hanno definito Ballarò come un ‘quartiere laboratorio per l’integrazione della criminalita””. Lo afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che aggiunge: “La sua passeggiata in solitaria o accompagnato dalla solita claque appare quindi per quella che è, una mera provocazione. Ma sarà comunque per lui un’esperienza utile: gli permetterà di toccare con mano una realtà che sta costruendo il proprio futuro, nonostante i voti contrari della Lega, partendo dalle proprie tradizioni e dalla propria cultura, dal rifiuto di ogni illegalità e dal rispetto di tutti i diritti, dall’incontro e dall’accoglienza, dalla partecipazione diretta dei cittadini, di tutti i cittadini del quartiere e della città”.

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