“Pezzi di corpi di donna paragonati a carne da macelleria, con disgustoso condimento di body shaming. Anno nuovo, stessa misoginia”. È al centro delle polemiche il cartellone pubblicitario di una macelleria di Riccione: nell’immagine, due lati b di donna vengono messi a confronto associandoli a pezzi di carne in vendita.
“Disgustosa”, sessista”, “Imbarazzante”, dicono gli utenti, sollevando un vero e proprio caso che ha spinto lo stesso proprietario della macelleria Ugolini a un dietrofront.
“Chiedo scusa. Rimuoverò al più presto il manifesto. Non volevo offendere la sensibilità di nessuno e tanto meno quella delle donne”, ha dichiarato l’uomo a RiminiToday. Il cartellone, installato all’uscita dell’autostrada di Riccione, doveva rimanere affisso per due settimane. Verrà al più presto rimosso.