Fascisti e criminali. Un connubio ben noto, soprattutto nel dopoguerra quando i nostalgici di Mussolini hanno dato vita a importanti cartelli criminali.
Per più di cinque ore Fabio Gaudenzi è stato ascoltato dagli inquirenti della Procura di Roma nel carcere di Rebibbia.
L’uomo, arrestato per detenzione di armi, ha detto ai magistrati della Dda di conoscere gli autori dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto scorso.
L’avvocato Marcello Petrelli ha spiegato: “Ha fatto nomi e cognomi delle persone coinvolte. Gaudenzi non è un pentito, ma il suo intento è quello di vendicare due amici che sono morti, tra cui lo stesso Piscitelli”.
Sempre secondo il penalista, Gaudenzi ritiene che nel delitto siano coinvolti personaggi ‘intoccabili’ e comunque che sia stato posto in essere da killer stranieri, forse albanesi. Inoltre, “questa storia avrebbe connessioni con la morte di un altro uomo avvenuta circa un mese fa a Brescia”.
Omicidio di Diabolik, Gaudenzi ai pm fa i nomi dei (presunti) mandanti
Il fascista ultras della Roma ha parlato per 5 ore. Il legale: "Non è pentito ma vuole vendicare due amici. Il killer forse un albanese"
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9 Settembre 2019 - 19.24
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