Parla l'ex modella sfigurata da un intervento con il laser: 'per colpa della prescrizione non sarò risarcita'
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Parla l'ex modella sfigurata da un intervento con il laser: 'per colpa della prescrizione non sarò risarcita'

Il calvario è iniziato in una clinica privata di Padova il 31 gennaio del 2012, quando la donna si sottopose ad un intervento di 'resurfacing'.

Cristina Guidetti
Cristina Guidetti
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31 Ottobre 2018 - 14.26


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“Un intervento col laser mi ha lasciato segni che nessuno potrà mai cancellare, che hanno distrutto la mia professione e cambiato per sempre la mia vita”. A sette anni di distanza dall’operazione di chirurgia estetica che le ha sfigurato il viso, Cristina Guidetti, ex modella modenese di 45 anni, rompe il silenzio e racconta per la prima volta in pubblico il suo dramma. Un calvario – riferisce ‘Il Resto del Carlino’ – iniziato in una clinica privata di Padova il 31 gennaio del 2012, quando la donna si sottopose ad un intervento di ‘resurfacing’, un trattamento con il laser per la rimozione di alcune piccole imperfezioni. Ora, a pochi giorni dalla condanna ad un anno (con pena sospesa) del chirurgo che la operò, l’ex modella chiede giustizia.

“Io sono andata a tutte le udienze – racconta la donna – soffrendo, anche quando a causa dei trattamenti che ho subito successivamente per curarmi – 42 trattamenti, ndr – il mio volto era quello di un mostro. Insomma, le mie condizioni erano la prova evidente di che cos’era accaduto. Eppure non è bastato – sottolinea – c’è voluto così tanto tempo. Non per avere giustizia, ma soltanto per un primo punto di partenza. La giustizia, quella vera, è qualcos’altro”.

“In questi quasi sette anni – prosegue l’ex modella – ho speso 93mila euro. Ho perso il lavoro che facevo da quando ero giovanissima e il mio volto, nonostante i miracoli fatti da altri medici, non tornerà mai più come prima. Eppure non ho ricevuto un solo euro di risarcimento”. Il giudice monocratico di Padova ha riconosciuto il chirurgo colpevole di lesioni gravissime ma la prescrizione incombe (la querela di parte risale al settembre del 2012) “E’ giustizia questa? – si chiede la donna – Quanto ci vorrà ancora per avere un risarcimento dopo quello che ho patito, per poter ripartire? Perché i danni e il dolore che ho subito e subirò non sono bastati? Dopo quell’intervento, fatto da un professionista di cui mi fidavo e che era tra i più stimati – conclude l’ex modella – la mia vita è cambiata per sempre”.

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