Botte alla fidanzatina? Una cosa normale per il 20% dei ragazzi
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Botte alla fidanzatina? Una cosa normale per il 20% dei ragazzi

L'indagine allarmante di Skuola.net che ha chiesto a un campione di 7mila adolescenti che tipo di rapporto ha con il partner. E il 30% delle ragazze ritiene che uno schiaffo 'si può perdoinare'

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24 Novembre 2017 - 16.20


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Botte, insulti, scenate di gelosia, aggressioni. In occasione della Giornata contro la violenza alle donne il sito Skuola.net ha chiesto a 7mila ragazzi e ragazze come vivono il rapporto con il partner. Le risposte sono davvero da allarme sociale. Leggete.  Tra i giovanissimi, 1 su 5 – 20% – ha alzato almeno una volta le mani su una ragazza (il 5% anche più di una volta), e più di 1 ragazzo su 3 racconta di aver insultato pesantemente una coetanea durante un litigio (il 5% lo fa di frequente). Ma le femmine si difendono: circa 3 ragazze su 10 (28%) ammettono di aver picchiato il proprio fidanzato al culmine di una lite (il 6% più di una volta). Aggressività che torna anche se ci si ferma alle parole: il 42% si lascia andare a insulti pesanti nei confronti del partner (per il 9% è quasi un’abitudine). La conseguenza è una certa “accettazione di questi episodi”. Ad esempio, di fronte a uno schiaffo da parte del fidanzato, il 30% delle intervistate è disposta a perdonare; il 3% addirittura lo giustifica; solo il 67% lo lascia. L’11% delle ragazze sotto i 16 anni è stata molestata o peggio.
Complessivamente sono 6,788 milioni le donne che in Italia hanno subito, almeno una volta nella loro vita, un atto di violenza fisica o sessuale secondo i dati diffusi dall’Istata. S Dei quasi 7 milioni di donne che hanno inciampato nel corso della loro vita in un uomo violento, il 20% – riferisce ancora l’istituto di statistica – ha subito violenza fisica, mentre il 21% violenza sessuale. Ci sono poi 3,466 milioni di donne vittime di stalking. Nel 2016 su 149 omicidi di donne, la maggior parte hanno visto come autori i partner (59); a questo dato si aggiungono altri 33 casi, sempre di omicidi di donne all’interno delle mura domestiche, in cui l’autore è stato un familiare. In 21 casi è stato invece uno sconosciuto, in 17 l’ex partner, in 9 casi una altro conoscente; solo in 10 casi l’omicida non è stato identificato. Ma al di fuori delle mura domestiche, un altro posto a rischio per le donne, è il luogo di lavoro: nel periodo 2015-2016 si contano 1,404 milioni di vittime di molestie e ricatti sessuali. L’Istat ha anche fatto i conti in tasca a quelle donne che, a causa della violenza o della molestia subita, devono affrontare spese specifiche per curare le ferite, fisiche e psicologiche, o debbono fare riferimento ad un legale che le assista. Il 16% delle vittime ha dovuto spendere denaro per farmaci, il 15% per cure psicologiche, il 12% per spese legali, il 5% per far fronte a danni subiti dalle sue proprietà. E in diversi casi le persone colpite hanno dovuto affrontare spese riguardanti un insieme di queste voci

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