Fertility Day: Cara ministra Lorenzin, la fertilità non è una performance pubblica
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Fertility Day: Cara ministra Lorenzin, la fertilità non è una performance pubblica

La lettera aperta di un gruppo di psicologhe e psicologi.

Uno slogan dal Fertiliy Day
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2 Settembre 2016 - 12.44


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Gentilissima Ministra Lorenzin, siamo un gruppo di psicologhe e psicologi e leggiamo con stupore dell’iniziativa del “Fertility Day”, stupore che si trasforma in sconcerto alla lettura del Piano Nazionale per la Fertilità.
Troviamo poco comprensibile attribuire una responsabilità rispetto alla maternità tardiva alle donne e troviamo umiliante che la campagna sottolinei il ticchettio dell’orologio biologico, in una nazione in cui non esiste più stabilità lavorativa, non ci sono supporti validi alla maternità e alla genitorialità in generale, dove la gestione e l’accudimento dei figli vede per lo più attive iniziative private, peraltro costosissime, o nonni faticosamente disponibili, una nazione, inoltre, in cui i prerequisiti alla genitorialità sono assenti o assai precari: in primis difficoltà di reperimento del lavoro, difficolta di accesso alle case popolari ed anche difficoltà enormi di accedere a mutui, difficoltà ancora più accentuate dalla precarizzazione istituzionalizzata del lavoro.
Per quanto riteniamo condivisibile la volontà istituzionale di avviare una campagna di SALUTE sul tema della fertilità, troviamo QUESTA iniziativa confusiva e dannosa; pericolosa e depersonalizzante è l’affermazione che si legge in una delle cartoline proposte dalla campagna “la fertilità è un bene comune”, perché NO, la fertilità non è una performance pubblica, è un fatto privato e soggettivo che pertiene una cosa intima, il corpo delle donne è delle donne e il modo in cui decidono di disporne appartiene a loro. Lo stesso discorso, ovviamente, riguarda anche gli uomini e il loro diritto di disporre del proprio corpo e di decidere della propria fertilità secondo sentimenti e scelte personali.
La legge. Questo tipo di comunicazione va ad aggravare, peraltro, una già osteggiata applicazione di una legge (Legge n.194/1978) che prevede libertà di scelta da parte della donna rispetto alla gravidanza e alla sua prosecuzione, nel rispetto dei limiti temporali e clinici previsti, poiché sottintende, a tratti in modo invasivo e giudicante, proprio questa eventuale scelta. Proviamo stupore e sconcerto nel leggere nel Piano Nazionale “Cosa fare, dunque, di fronte ad una società che ha scortato le donne fuori di casa, aprendo loro le porte nel mondo del lavoro sospingendole, però, verso ruoli maschili, che hanno comportato anche un allontanamento dal desiderio stesso di maternità? La collettività, le istituzioni, il competitivo mondo del lavoro, apprezzano infatti le competenze femminili, ma pretendono comportamenti maschili.”
Quindi esistono ruoli maschili e femminili? Quindi le donne che scelgono di crescere professionalmente sono da considerarsi mascoline? Sono mascoline le donne che lavorano nell’esercito, forse? Ci stiamo dicendo questo? Come ignorare gravi affermazioni istituzionali quali: “La crescita del livello di istruzione per le donne ha avuto come effetto sia il ritardo nella formazione di nuovi nuclei familiari, sia un vero e proprio minore investimento psicologico”? che richiamano, quasi con nostalgia, i tempi dell’oscurantismo sociale e culturale che condannavano la donna a ruoli e funzioni secondarie, subalterne e di dipendenza nei confronti dell’uomo; condizione, questa, che si è cercato di combattere e contrastare fin dai tempi del Risorgimento! Dovremmo forse augurarci, come italiani, che le donne rinuncino ad accedere ai livelli più alti dell’istruzione di questo paese?
L’emancipazione. Studiare, laurearsi, emanciparsi, intraprendere una carriera, perseguire la realizzazione come persona e come donna, sembravano, negli ultimi decenni, gli imperativi da raggiungere, se non fosse che adesso, alle donne, viene ricordato che stanno venendo meno alla loro funzione riproduttiva. Troviamo pericolosissime queste affermazioni, quando soprattutto non si mette in evidenza che in Italia non è mai stata fatta una politica seria, che finanziasse, ad esempio, gli asili nidi all’interno delle aziende, non ci sono campagne di educazione sanitaria che informino adeguatamente su malattie che sono al primo posto come cause per l’infertilità, quali il varicocele maschile e l’endometriosi nelle donne.
Sottolineiamo, inoltre, la questione del doveroso RISPETTO per tutte le condizioni di non genitorialità, sia quelle delle persone, donne e uomini, che non hanno la possibilità biologica, psicologica ed economica di generare, sia di quelle che hanno operato una consapevole e legittima scelta non procreativa. Non è chiaro perché lo Stato Italiano debba nuovamente entrare a piedi uniti su una questione così privata e con questi termini che ricordano, in modo fin troppo esplicito, il triste periodo storico del fascismo italiano, durante il quale, tra i molti e diversi modi in cui la democrazia veniva calpestata, si scelse di avviare campagne di invito alla procreazione, sottese unicamente dall’ideologia fascista “il numero è potenza”.
Forse le nostre nonne e bisnonne – quelle pluripare accanite – se avessero potuto decidere di fare altro, magari l’avrebbero fatto. Troviamo questa campagna oltraggiosa come donne, come uomini, come persone, ma soprattutto, come professionisti della salute, la troviamo pericolosa per una popolazione femminile, già vessata da condizioni estremamente difficoltose per la scelta di procreare, perché le cartoline potrebbero indurre ad un significativo vissuto di colpa patogeno. Una campagna paradossalmente contraria, e non a favore, di donne che potrebbero sentirsi in colpa perché è come se disattendessero un’aspettativa naturale, quando forse quell’aspettativa è più culturale di quanto non si creda.
Essere madre o padre rappresenta una scelta/un’opportunità, nella stessa misura in cui si è donna e non madre per scelta o per circostanza o uomo e non padre per gli stessi motivi.
 
 
Promotori. 
Simona Martini, Elisa Faraci, Paola Serio, Ada Moscarella, Pier Angelo Sanna, Patrizia Guarino, Marinella Magnani, Eleonora Mangano, Mauro Provenzani, Valentina Mossa, Sara Alaimo, Anna Zinerco, Sara Colognesi, Rossella Manzione, Maria Forte,Sara Tronati, Annalisa Allodoli, Miriam Columbro, Cristian Stradiotto, Daniela Zacchi, Rose Delbert, Maria Rosaria Russo, Luca Pezzullo, Eliana Bruna, Cristina Villa, Isa Sco (Isabella Scolari), Caterina Frustagli, Elisa Flavia, Barbara Ponzoni, Eleonora Avi, Alba Bandera,  Monica Tratzi Duccio Bianchi, Francesca Lapietra.
Sottoscrittori.
Adriana Serra, Agnese Falcucci, Alberta Xodo, Alessandra Biancardi, Alessandra Casini, Alessandra Cremaschini, Alessandra Da Valle, Alessandra Guerrieri, Alessandra Imbornone, Alessandro Monno, Alessandra Rocco, Alessandra Pisano, Alessandra Schiavon, Alessandro Monno, Alessandra Ricco, Alessia Riolo, Alessia Cuccurullo, Alexandra Ulmer, Alexandra Viechtbauer, Alice Altini, Alice Antonelli, Alice Bisso, Alice Guarneri, Alice Righetti, Alida Conte, Andrea Malpasso, Angela E Jorio, Angela Costagliola, Angela Marchetti, Angela Vinzi, Angelo Barretta, Anna Mottini, Anna Maria Ferraro, Anna Piccinni, Annalisa Civetta, Annalisa Corbo, Annalisa Salari, Annamaria Labanca, Antonella Muto, Antonella Sagone, Antonio Paone, Arianna De Luca, Azzurra Tramonti, Biancamaria Acito, Barbara Cardillo, Barbara Coleschi, Barbara Lucidi, Barbara Vallesi Cardillo, Biancamaria Acito, Calogero Lo Piccolo, Carla Boi, Carla Lo Giudice, Carola Sorrentino, Caterina D’Amore, Caterina Pace, ChAr LiEn, Chiara Antonio, Chiara Carrozzo, Chiara Benedetti, Cinzia D’Intino, Cinzia Gatti, Cla Chiocciola, Claudia Cuollo, Claudia D’Andrea, Claudia Rini, Claudia Sannipoli, Claudio Lucchese, Costanza Tasciotti, Cristina Calendi, Cristina Corselli, Cristina Guglielmetti, Daniela Chiodi, Daniela Dallorto, Daniela Giunta, Daniela Maimone, Daniela Milia, Daniela Vitelli, Daria Urussov, Dario Cantone, Dario Panelli, Debora Conoscenti, Deliana Bertani, Diana Vannini, Dida Centro di Psicologia, Donata Maria Vinelli, Dory Giuffrida, Leonardo Dino Angelini, Elena Coppola, Elena Sardo Grazie, Elena Tigli, Elena Vezzù, Eleonora Barbieri, Elia Valentini, Eliana Saccone, Elisa Di Giorgio, Elisa Panontin, Elisa Taormina, Elisabetta Loi, Elisabetta Di Chio, Elisabetta Sansone, Emanuela Fiorello, Emanuela Viganò, Emanuele Militello, Emiliana Di Martino, Erica Badalassi, Erica Deangelis, Erica Enea, Erica Deangelis, Erica Tinelli, Ersilia Salis, Evelyn Gianfranchi, Ex Gatto Alessandra, Fabrizio Fucà, Fabrizio Messina, Fausta Fabbris, Federica Flammini, Federica Perrone, Federico Smidile, Flavia Zampa, Fortunata Pizzoferro, Franca Scarlaccini, Francesca Alborè, Francesca Atzori, Francesca Baccini, Francesca Barbaro, Francesca Conti, Francesca Lapietra, Francesca Manzella, Francesca Marino, Francesca Napoli, Francesca Nicassio, Francesco Ceresia, Gabriele Bendinelli, Gabriele Raimondi, Gabriella Margiotta, Gabriella Nostro, Gaetana D’Agostino, Gandolfa Cascio, Gelsomina Liguoro, Germana Pagliaro, Giacinto Scianna, Giada Giusti, Giada Panfili, Giada Vattano, Giancarlo D’Antonio, Giordana Algardi, Giorgia Gugliotta, Giovanna Alagna, Giovanna Mancino, Giovanna Nicaso, Giulia Bellini, Giulia Carlo Cinquerrui, Giulia D’India, Giulia Marchesi, Giulia Zucca, Giuliana Langella, Giuseppa Salanitro, Giuseppina Bulgheroni, Giuseppina Casile, Giuseppina Cannia, Giusi Girasella, Giusi Ustica, Ida Lettiero, Ilaria Chirico, Ilenia Ferraris, Ilenia Ferretti, Ines Nutini, Ingrid Hugnet, Irene Psecoris, Irene Puppi, Irene Zaffiri, Irina Boscagli, Isabella Coletti, Isabella Scolari, Jessica Buscemi, Jessica Busenello, Josie Bruno, Katia Salvaderi (Associazione TerraLuna), La Lau Barbera, La Serena Stanescu, Lara Milani, Laura Bacci, Laura Bellini, Laura Caminiti, Laura Piras, Laura Pizzeghello, Laura Sarti, Laura Siniscalchi, Laura Vitaloni, Leonardo Dino Angelini, Leonardo Seidita, Licia Strazzanti, Lidia Andreazza, Lisa Procuranti, Liviana Sciacca, Lorella Ferlita, Luana Rizzo, Luana Valletta, Lucia Cesaro, Lucia Maggi, Lucrezia Lorito, Luigi Provenzano, Luisa Calagna, Luisa Cerasoli, Maddalena Mancioli, Maddalena Mesto, Manu Liddell, Manuela Bortoluzzi, Manuela D’Addio, Manuela Dellerma, Manuela Ledda, Manuela Lotto, Manuela Monteverde, Manuela Zannelli, Mare Mosso, Maria Alessandra Forlini, Maru Guglielmo, Maria Bucci, Maria Cristina Gresta, Maria Concetta Cardaci, Maria Concetta Cirrincione, Maria Elena Maisano, Maria Lourdes Coretti Petrovich, Maria Lucia Bettinelli, Maria Lucia Ciciretti, Maria Lucia Cornacchia, Maria Luisa Mazzetta, Maria Mirra, Maria Grazia Castrogiovanni, Maria Grazia Mazzotta, Maria Grazia Novara, Maria Psi Pirozzi, Maria Vittoria Zaccagnini, MariaElena Maisano, Marianna Preiti, Mariarosaria Apicella, Mariarosaria Imbimbo, Mariarosaria Saccinto, Marika Giovani, Marilena Iacopo, Marinella Caforio, Marinella Cozzolino, Maristella Messina, Martina Formaini, Martina Franchi, Martina Verde, Massimo Giuliani, Meiuà Pi, Michela Bragaglia, Michela Corrias, Michela De Grazia, Michela De Simone, Monica Peluso, Nadia Malizia, Nastinga Drei, Natalia Altomari, Nicole Adami, Nino Battiato, Ombretta Greco, Olimpia Miraglia, Ornella Cosenza, Ornella Sabbatini, P. 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