Lo strazio dei soccorritori: corpi irriconoscibili
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Lo strazio dei soccorritori: corpi irriconoscibili

Il dolore di amici e parenti all'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari

Lo scontro tra i treni
Lo scontro tra i treni
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12 Luglio 2016 - 21.55


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Una verità straziante che sta rendendo assai crudele l’opera dei soccorritori: “L’impatto ha reso molti corpi irriconoscibili, per cui i parenti dovranno basarsi solo sugli indumenti”. A dirlo sono alcune crocerossine all’esterno dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari dove sono arrivate 22 salme delle vittime del tragico scontro frontale tra due convogli ferroviari nelle campagne tra Andria e Corato.
 Molti parenti sono andati via perché i riconoscimenti sono stati rimandati a domani mattina, ma tra i pochi che sono rimasti la commozione è incontenibile: “Perché proprio lui”, singhiozza una giovane ragazza sorretta a stento da alcune persone più grandi mentre si lascia cadere. “Personalmente – dice la crocerossina con più anni di servizio – ho lavorato in altre tragedie, come quella in cui precipitò l’Atr 72, ma credo questa sia la peggiore”.
 Purtroppo, sottolineano le crocerossine, i “parenti dovranno basare il loro riconoscimento dagli indumenti delle vittime: c’è un elenco su cui c’è scritto come molti di loro erano vestiti quando sono usciti di casa. E poiché molti corpi sono sfigurati, e molte vittime non avevano con se documenti, saranno gli abiti a dire chi è la vittima”.

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