Campania, la ricerca: in molti quartieri l'incesto è normalità
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Campania, la ricerca: in molti quartieri l'incesto è normalità

Sono stati stimati oltre 200 i casi di maltrattamenti e violenza sommersa fra le mura domestiche: abuso e incesto nei quartieri periferici è la normalità.

Violenza domestica,
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21 Giugno 2016 - 15.10


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“Abbiamo testimonianze dirette e indirette, che ci sono intere zone” in “quartieri molto critici” in cui “l’abuso sessuale, l’incesto, è elevato a normalità”: lo ha dichiarato Cesare Romano, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Campania, presentando a Napoli una ricerca che stima in oltre 200 i casi di maltrattamenti e violenza “sommersa” fra le mura domestiche. Secondo l’inquiesta i quartieri dove queste pratiche sono più comuni sono: Salicelle ad Afragola, Madonnelle ad Acerra, Caivano e alcuni quartieri di Napoli.

“Abbiamo fatto questa ricerca proprio per evidenziare che il fenomeno è abbastanza consistente, è trasversale ed è molto sommerso – ha affermato Romano – La nostra ricerca, che è a campione, fatta sugli ambiti territoriali e su alcuni comuni, evidenzia oltre 200 casi e abbiamo testimonianze dirette e indirette, anche se non compaiono nella ricerca, che ci sono intere zone in cui l’abuso sessuale, l’incesto, è elevato a normalità”.

“Ci sono quartieri molto critici – ha spiegato Romano – come il quartiere Salicelle ad Afragola, quello di Madonnelle ad Acerra, come tante zone di Napoli, e non ultimo Caivano con i fatti che ben conosciamo”.

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Proprio a Caivano negli alloggi del Parco Verde si è consumata la vicenda della piccola Fortuna, la bimba morta dopo essere stata gettata da un terrazzo, secondo l’accusa, dal compagno della madre che prima avrebbe abusato di lei. “Vogliamo accendere i riflettori su questo fenomeno – ha concluso Romano – e fare qualcosa che sia non solo un approfondimento ma soprattutto prevenzione e contrasto a un fenomeno che va sicuramente combattuto”.
   

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