Albania, bambini allo sbando
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Albania, bambini allo sbando

Un rapporto del difensore civico parla di infanzia priva di assistenza, abbandono scolastico e situazioni ai limiti della sopravvivenza, e chiede allo Stato di intervenire<br><br>

Albania, bambini allo sbando
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11 Dicembre 2015 - 11.07


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Per molti bambini albanesi, quella per la sopravvivenza è diventata ormai una lotta quotidiana , denuncia il difensore civico Igli Totozani , lanciando l’allarme per una situazione grave che richiede l’adozione di misure urgenti.Totozani enfatizza una serie di problemi emersi dall’osservazione e dal lavoro sul campo dell’istituzione che egli conduce.

Per quegli adolescenti che hanno lasciato la scuola a causa delle difficili condizioni finanziarie della famiglia e sono costretti a lavorare, l’ ombudsman dice “anche loro lasciano la scuola a causa della mancanza di infrastrutture e del fatto che le scuole sono lontane dalle loro case “, aggiungendo che” ci sono anche i bambini che “non vengono educati del tutto a causa della mentalità e dell’ignoranza dei loro genitori “.
Totozani esprime anche la sua preoccupazione per quei bambini che” non riescono a vedere la luce del sole , essendo stati isolati per la paura delle faide causate dalle violenze commesse dai grandi “.Nel frattempo, sottolinea anche il fatto che” i bambini diversamente abili non possono essere coinvolti nel processo di apprendimento dato che non ci sono insegnanti di sostegno nelle classi “.La situazione è più critica è quella della comunità Rom “che per sopravvivere passa attraverso la spazzatura per trovare bottiglie di plastica e lattine”.

Totozani aggiunge che ci sono molti altri problemi, come quello dei giovani che hanno a che fare con la giustizia e non sono in grado di ottenere la tutela giuridica necessaria o la minima assistenza legale, bambini che soffrono di malattie gravi negli ospedali e non possono subire interventi specialistici all’estero a causa del fatto che il loro bilancio familiare non glie lo consente.

Per Totozani “, queste sono solo alcune delle preoccupazioni per i giovani di oggi, che domani, può trasformarsi in adulti frustrati. Investimenti sociali inadeguati, disuguaglianza e la povertà impediscono lo sviluppo del Paese e minano la coesione sociale. Spendere per le politiche per la tutela dei diritti dei minori signfiica investire nel nostro futuro comune “, si legge nel suo appello.Il difensore civico così continua: “Le politiche devono essere concepite in modo da garantire servizi sanitari di qualità, tra cui un fondo speciale per i bambini con malattie gravi o che richiedono un trattamento adeguato all’estero. Inoltre, devono esserci seri investimenti per migliorare la qualità dell’istruzione, al fine di offrire l’accesso a tutti impedendo ai bambini di lasciare la scuola e prevenendo la violenza nelle classi”.

Il mediatore suggerisce anche l’apertura di nuovi centri diurni, necessari per il trattamento, la riabilitazione e il reinserimento dei bambini con disabilità.Nel frattempo, chiede anche l’eliminazione delle barriere per l’accesso del pubblico ai trasporti, alla comunicazione, all’informazione, in modo che i bambini con disabilità possano usifruire di istruzione e avere una vita sociale, riducendo così l’isolamento e la dipendenza.
Anche se il cammino verso questi obiettivi sembra lungo,Totozani conclude: che “Non dobbiamo rinunciare a chiedere da parte del governo e delle istituzioni per adempiere agli obblighi di legge in materia di diritti dei bambini”.

(Edison Kurani, Ibna)

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