Condannato per abusi sessuali: dopo 15 anni i figli ritrattano
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Condannato per abusi sessuali: dopo 15 anni i figli ritrattano

Uno dei figli: quello che avevamo detto io e mio fratello erano tutte invenzioni che mia madre ci costrinse a dire. Lei voleva allontanarlo da noi.

Condannato per abusi sessuali: dopo 15 anni i figli ritrattano
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14 Settembre 2015 - 14.57


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Dopo 15 anni chiedono la revisione del processo nei confronti del padre, condannato a nove anni e due mesi per abuso sessuale su minori. La vicenda è avvenuta tra la Sardegna, terra d’origine della famiglia in questione, e la città lombarda dove padre, madre e due figli hanno vissuto per anni e dove sono state depositate le prime denunce nei confronti del genitore, di 46 anni, oggi rinchiuso nel carcere di Sassari.

“Quello che avevamo detto io e mio fratello erano tutte invenzioni dettate da quello che mia madre ci diceva. Lei voleva allontanare mio padre e ci faceva dire che nostro padre abusava di noi”, afferma oggi il figlio più grande della coppia, Gabriele che ha 24 anni e che fino a 18 anni ha vissuto in diverse comunità nel Bresciano a causa delle liti tra i genitori sull’affidamento. All’epoca dei fatti contestati al padre, Gabriele aveva 12 anni mentre il fratello Michele ne aveva 9.

“Agli atti ci sono solo le dichiarazioni di due bambini e nessun’altra prova contro mio padre – spiega il ragazzo -. Nessuno ci ha mai chiesto di raccontare la nostra verità”. Per il legale del padre dei due ragazzi, l’avvocato bresciano Massimiliano Battagliola, “la clamorosa ritrattazione dei due figli a distanza di 15 anni oggi assume il valore di una nuova prova e per questo chiediamo alla Corte d’Appello di Roma la revisione del processo”.

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