I sassi rotolanti della Valle della Morte: svelato il mistero resta il fascino
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I sassi rotolanti della Valle della Morte: svelato il mistero resta il fascino

Da anni ci si chiede perché enormi massi lascino segni sulla sabbia e si spostino. Nessun trucco o incredibile avvenimento: l'effetto è naturale

I sassi rotolanti della Valle della Morte: svelato il mistero resta il fascino
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27 Marzo 2015 - 10.00


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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Il mistero sarebbe stato risolto. Da qualche mese, almeno, sembra essere stata trovata una spiegazione alle pietre rotolanti della Death Valley, negli Stati Uniti. I massi giganteschi della Valle della Morte che curiosamente si spostano durante la notte non sarebbero “pedine” degli alieni e nessun uomo avrebbe la forza e l’intuizione (o la voglia insomma) di trovare un modo per far camminare enormi “giganti”. Sarebbe, invece, il [url”ghiaccio”]http://travelglobe.globalist.it/Detail_News_Display?ID=78508&typeb=0&Hotel-di-ghiaccio-in-giro-per-il-mondo-dove-andare[/url] che si forma pure nelle aree desertiche in inverno, a creare l’effetto “pattino” durante lo scioglimento. Questo anche grazie all’azione dei venti.

Niente magnetismo, uragani improvvisi, fenomeni di gravità inspiegabili. Tutto è molto più semplice. Di sicuro lo spettacolo è garantito, perché creano una lunga traiettoria sulla sabbia di un lago asciutto della Valle, che si chiama Racetrack Playa.

Gli esperti, comunque, si sono arrovellati per anni e non hanno escluso nessuna ipotesi, fino alla semplice scoperta. Del resto, come potevano spostarsi da soli [url”massi di oltre 300 chili”]http://travelglobe.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80297&typeb=0&Parco-dei-Mostri-di-Bomarzo-nulla-e-eterno-tranne-la-pietra[/url]? Ecco perché erano stati chiamati in causa subito gli alieni che, però, questa volta non sembrerebbero essere interessati ad un simile esperimento, assolutamente naturale invece.

MISTERO RISOLTO?

Pare di sì, anche grazie all’uso di Gps e di un filmato in time-lapse che ha ripreso un sasso durante lo spostamento. Era il 20 dicembre del 2013 e si sono mosse circa 60 pietre. Non è stato facile, però, tra appostamenti e tanti momenti di pausa super noiosi. All’inizio è stato registrato uno spostamento di 224 metri di un sasso e ben presto è stato chiaro cosa era successo. Si era formato uno strato di ghiaccio spesso tra 3 e 6 millimetri, a causa del gelido inverno. Il vento che soffia a 14-18 km all’ora aveva fatto il resto. La velocità di spostamento è molto bassa ed ecco perché nessuno ci ha mai fatto caso.

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