Tarantini forniva donne-tangenti per Finmeccanica
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Tarantini forniva donne-tangenti per Finmeccanica

La prossima udienza si terrà il 23 marzo. Il processo per il caso escort vede imputate sette persone

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16 Marzo 2015 - 21.24


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È terminata poco fa la lunghissima udienza odierna davanti alla seconda sezione del Tribunale di Bari, presieduta da Luigi Forleo, del processo per il caso escort che vede imputate sette persone, tra le quali il principale è Giampaolo Tarantini, accusato di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

L’ultima testimonianza di oggi, relativamente alle ragazze, invitate da Tarantini alle cene a casa di Silvio Berlusconi, è stata quella di Maria Josefa de Brito Ramos che ha parlato di una serata di ottobre 2008 riferendo di essere stata invitata dall’imprenditore barese che aveva conosciuto quel giorno stesso tramite la sua amica Letizia Filippi, una delle imputate.

La stessa testimone ha ammesso di aver ricevuto indicazioni sull’abbigliamento da indossare per la serata a palazzo Grazioli (“vestitino corto, nero, semplice”, aveva detto Tarantini) ma ha precisato di non aver adempiuto alle richieste. La teste ha poi riferito che in occasione della serata aveva assistito a un video di un viaggio di Berlusconi in America e di un incontro con l’ex presidente Usa George Bush.

Nel corso della cena si sarebbe parlato anche del reclutamento di giovani politici. Inoltre la donna ha spiegato di non aver ricevuto inviti a restare la notte a casa Berlusconi né dalla sua amica Letizia Filippi, né da Giampaolo Tarantini. Infine ha precisato di non aver ricevuto compensi per quell’unica serata.

Dopo De Brito Ramos hanno deposto due militari della Guardia di Finanza che fin dall’inizio si occuparono delle indagini, il maresciallo Soligo e il colonnello Di Cagno. In particolare molto lunga la testimonianza di quest’ultimo che proseguirà nella prossima udienza.

E poi ancora. Ci sono volute quasi nove ore di udienza per arrivare al capitolo affari che era il vero motore che spingeva il prode ‘Gianpi’ a portare donne molto disponibili alla corte dell’allora capo del governo. Questi affari, però, sono rimasti solo un progetto perché le rivelazioni di Patrizia D’Addario dell’estate 2009 sulle cene hot organizzate da Berlusconi fecero saltare il tavolo. Nessuna gara fu pilotata e nessun reato fu consumato: per questo la procura di Bari ha chiesto al gip di archiviare il fascicolo per associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta che coinvolgeva Tarantini, l’imprenditore pugliese Enrico Intini e manager del gruppo Finmeccanica. Negli atti del processo escort, però, si parla spesso di questi appalti, particolare questo su cui ha deposto oggi il tenente colonnello della Gdf Andrea Di Cagno.

Il presidente della Corte Forleo ha stabilito che si terrà lunedì 23 marzo. Per quella occasione è stato nuovamente disposto l’accompagnamento coatto di Barbara Guerra, ex della ‘Fattoria’, che oggi non si è presentata a deporre nonostante fosse stato revocato un altro provvedimento di accompagnamento coatto emesso in precedenza a seguito delle rassicurazioni della teste. Per questa assenza dovrà pagare una ammenda di 400 euro. “Se non le è successo qualcosa, ci ha sostanzialmente preso in giro”, ha detto il presidente del Tribunale Luigi Forleo.

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