Il tribunale di Roma dice sì all'adozione delle coppie gay
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Il tribunale di Roma dice sì all'adozione delle coppie gay

É il primo caso in Italia di stepchild adoption, che prevede l'adozione dei bambini del convivente non genitore biologico della coppia.

Il tribunale di Roma dice sì all'adozione delle coppie gay
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29 Agosto 2014 - 13.05


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Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha riconosciuto l’adozione di una bimba che vive in una coppia gay, composta da due donne. La bambina, che è la figlia biologica di una sola delle due conviventi, è la prima bambina italiana ad avere due mamma. La decisione del Tribunale di Roma è infatti il primo caso in Italia di “stepchild adoption”.

La coppia, composta da due libere professioniste, vive a Roma dal 2003. La bambina è nata all’estero, attraverso la procreazione assistita eterologa. Il Tribunale, con questa storica sentenza, ha accolto il ricorso presentato per ottenere l’adozione della figlia da parte della mamma non biologica, la “stepchild adoption”, già consentita in altri Paesi. Le due donne, sposate all’estero, hanno visto riconosciuto il loro diritto ad essere una famiglia a tutti gli effetti.

A dare la notizia è stata Maria Antonia Pili, legale di Pordenone e presidente di Aiaf Friuli, l’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori del Friuli Venezia Giulia.

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