Il tribunale di Arezzo rovescia la sentenza sulle coppie arcobaleno: "La madre è una sola"
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Il tribunale di Arezzo rovescia la sentenza sulle coppie arcobaleno: "La madre è una sola"

La causa era stata promossa per estendere anche a Luisa lo status di madre, non solo per Federica, quella che ha partorito i due gemellini.

Il tribunale di Arezzo rovescia la sentenza sulle coppie arcobaleno: "La madre è una sola"
Le Famiglie Arcobaleno
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18 Novembre 2022 - 12.26


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Il tribunale civile di Arezzo ha respinto il ricorso di Luisa e Federica, coppia arcobaleno di Anghiari legata in unione civile, che chiedeva allo Stato il riconoscimento della genitorialità di madre per entrambe riguardo a due gemellini nati a giugno. 

La causa era stata promossa per estendere anche a Luisa lo status di madre, non solo per Federica, quella che ha partorito i due gemellini. Luisa è la donna della coppia che ha fatto la fecondazione eterologa in Spagna per poi trasferire l’ovocita, per una maggiore adattabilità, all’utero di Federica. Il tribunale ha seguito l’articolo 4 comma 3 della legge 40 2004.

Il collegio guidato dal giudice Lucia Faltoni ha respinto un ricorso della coppia ad accogliere l’opposizione del ministero dell’Interno e del Comune di Anghiari che ha iscritto come madre all’anagrafe solo Federica. I giudici hanno specificato nella loro decisione anche che «pur nella comprensione umana del caso e del concreto rapporto genitoriale, non solo intenzionale ed affettivo, ma anche biologico, tra i minori ed entrambe le ricorrenti, tutte donne, l’esigenza di tutela dell’interesse dei minori, allo stato della legislazione vigente, non può legittimare il tribunale a sostituire le proprie valutazioni con quelle spettanti esclusivamente al legislatore».

L’avvocato che ha assistito le due donne, Ramona Borri, interpreta così il pronunciamento del collegio: «Il tribunale si è reso conto che c’è uno spazio vuoto da colmare a livello normativo che orienti le decisioni dei tribunali italiani rispetto a quanto di nuovo avviene nella società sul delicato tema della genitorialita’ ma è ovvio che non spetta al tribunale farlo. Ora dovremo attivarci per raccontare la storia delle due mamme e capire se ci sono davvero spazi per ribaltare questa situazione»

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