L'esperto: l'inchiesta sul Tav di Firenze salva il David di Michelangelo
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L'esperto: l'inchiesta sul Tav di Firenze salva il David di Michelangelo

A rischio diverse opere d'arte a causa dei lavori lungo tracciato fiorentino dell'Alta Velocità. L'esperto: realizzare un museo antisismico.

L'esperto: l'inchiesta sul Tav di Firenze salva il David di Michelangelo
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2 Ottobre 2013 - 10.05


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L’inchiesta della Procura di Firenze sulla Tav “sta salvando dalle vibrazioni nocive e dai rischi di crollo il David di Michelangelo, la Fortezza da Basso, con l’Opificio delle Pietre Dure e le numerose opere in restauro (Croce di Giotto, Adorazione dei Magi di Leonardo, Ultima Cena del Vasari), e gli oltre 2.000 palazzi del XIV e XV secolo ubicati lungo tracciato fiorentino dell’Alta Velocità”. Lo sostiene l’architetto Fernando De Simone di Padova, uno dei più noti esperti italiani di costruzioni sotterranee, referente in Italia dei gruppi multinazionali di progettisti Norconsult e Tec.

“Per fortuna la talpa (Tunnel Boring Machine) Monnalisa – dichiara De Simone – è sotto sequestro perché le guarnizioni non sono idonee a sostenere le pressioni dello scavo. Sono sotto sequestro i rivestimenti prefabbricati dei tunnel (conci), che dovrebbe contenere anche “il particolare dispositivo antivibrante” per mitigare le vibrazioni.

Le fondazioni dei palazzi vicini ai tunnel non rischieranno più dei cedimenti irregolari nel terreno eterogeneo, provocati dalla rotazione della talpa, e dal passaggio dei treni. Resta “irrisolta”, per De Simone, “la salvaguardia delle principali opere d’arte,in caso di scosse telluriche, perché sia gli Uffizi che l’Accademia non hanno una vera struttura antisismica”.

A parere dell’architetto padovano “esse potrebbero essere ospitate nel Museo dell’Educazione Visiva antisismico e parzialmente ipogeo, da realizzare in due anni”, che lo stesso De Simone ha progettato e proposto gratuitamente al Comune di Firenze ed alla Regione Toscana.

Secondo Fernando De Simone nel nuovo Museo sarebne prevista l’utilizzazione anche di copie delle più note opere d’arte collocate nei musei fiorentini. “Le opere, collocate nei modi più consoni a quelli desiderati dagli artisti durante la loro creazione,come hanno scritto Benedeto Croce e Carlo Ludovico Ragghianti – dicchiara De Simone che del critico e storico dell’arte è stato allievo – permetteranno ai visitatori osservazioni corrette, da più punti di visione, anche ascendenti e discendenti spiralati, e con la giusta illuminazione, non come purtroppo avviene adesso all’Accademia ed agli Uffizi”.

L’architetto Fernando De Simone consiglia in particolare il trasferimento della monumentale scultura del David di Michelangelo dall’attuale sede della Galleria dell’Accademia nel nuovo museo sotterraneo antisismico da realizzare fuori dal centro storico.

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