Operatori del 118 aggrediti di nuovo a San Basilio: tre feriti
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Operatori del 118 aggrediti di nuovo a San Basilio: tre feriti

Aggrediti l'infermiere, l'autista e il barelliere di due ambulanze accorse nel quartiere periferico della capitale chiamate in due differenti occasioni.

Operatori del 118 aggrediti di nuovo a San Basilio: tre feriti
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19 Giugno 2013 - 14.31


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Nuove aggressioni a Roma agli operatori del 118, nel quartiere di San Basilio, in due diversi episodi ieri. Nel secondo episodio tre sanitari sono rimasti feriti dopo essere stati picchiati.

Era già successo il 12 giugno scorso quando alcuni infermieri furono aggrediti e uno riportò fratture.

Il primo episodio è accaduto ieri mattina durante un soccorso in via di San Basilio, dove gli operatori sono stati insultati ed è stato lanciato un sasso contro l’ambulanza.

Ieri sera il secondo episodio si è verificato in via Cassiani, dove una prima ambulanza è intervenuta in quattro minuti, seguita da una seconda. Durante i tentativi di soccorso di un uomo di circa 60 anni, colto da infarto, una folla di persone ha aggredito la prima equipe composta da tre persone: è stato sferrato un calcio contro l’autista del mezzo di soccorso mentre l’infermiera e altri cinque operatori sono stati strattonati.

L’aggressione è proseguita anche all’interno del mezzo di soccorso, dove alcune persone erano salite. I soccorritori sono comunque riusciti a ripartire trasportando il 60enne all’ospedale Pertini. Il paziente è morto poco dopo.

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Un sanitario racconte: ho paura ad andare a San Basilio – “Quando ci danno il soccorso in quella zona, a San Basilio, partiamo impauriti. Non capiamo perché la gente invece di aiutarci ci aggredisce. Questo complica anche i soccorsi”. A parlare è un operatore dell’Ares 118 al pronto soccorso dell’ospedale Pertini di Roma, che commenta le aggressioni di ieri. “Cercare di salvare le vite, farlo in fretta e soccorrere le persone è un nostro dovere e cerchiamo di farlo al meglio ovunque – ha proseguito l’operatore – Ma ormai c’è paura quando bisogna intervenire in quei posti, dove c’è ostilità nei nostri confronti”.

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