Abruzzo: Zavattaro e Chiodi minacciati con polvere bianca e un proiettile
Top

Abruzzo: Zavattaro e Chiodi minacciati con polvere bianca e un proiettile

Missiva per il governatore e per il manager della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti. Nel plico anche una lettera: una sigla sconosciuta rivendica il gesto. Scatta allarme.

Abruzzo: Zavattaro e Chiodi minacciati con polvere bianca e un proiettile
Preroll

Desk2 Modifica articolo

19 Giugno 2013 - 16.37


ATF

Una busta contenente una polvere bianca, un proiettile e una lettera contenente minacce nei confronti del manager della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, e del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, è stata recapitata oggi all’ufficio protocollo della sede amministrativa della Asl in via Martiri Lancianesi.

Dopo l’apertura della missiva è scattato l’allarme: sul posto sono arrivati i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, che hanno isolato il locale e prelevato la busta, mentre i quattro dipendenti che potevano entrare in contatto con la polverina contenuta al suo interno, sono stati sottoposti ad una serie di accertamenti, così come previsto dai protocolli d’intervento in casi simili.

Non è la prima volta che il presidente della Regione Chiodi riceve minacce via posta e sempre all’indirizzo di una Asl. Lo scorso anno in una busta fu trovato un proiettile: la lettera minatoria inviata anche questa volta alla Asl di Chieti recava il suo nominativo. Sui fatti indaga la Digos.

La lettera sospetta porta la firma di un sedicente movimento popolare. Le indagini dei carabinieri sono in corso anche per stabilire l’eventuale collegamento della sigla, mai apparsa in precedenza, con organizzazioni eversive. Intanto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chieti e gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Chieti che hanno attuato la profilassi Nbcr.

Leggi anche:  Paura per il deputato di Avs Francesco Borrelli: "Ti spariamo alle gambe", la minaccia durante un sopralluogo

Il materiale è stato repertato dai Vigili del Fuoco di Chieti, mentre i cinque dipendenti dell’ufficio protocollo dell’Asl venuti a contatto con la busta sono stati accompagnati dal 118 presso il reparto malattie infettive dell’ospedale di Chieti per accertamenti e dimessi senza prognosi.

[GotoHome_Torna alla Home]
Native

Articoli correlati