Truffa a casa Sordi: la sorella incapace di intendere
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Truffa a casa Sordi: la sorella incapace di intendere

Aurelia, l'anziana sorella, è incapace di intendere e di volere. Lo ha confermato un neurologo. Tre indagati per aver cercato di impossessarsi del patrimonio.

Truffa a casa Sordi: la sorella incapace di intendere
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7 Marzo 2013 - 12.53


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Volevano appropriarsi dei soldi di Alberto Sordi approfittando di una anziana sola e senza alcuna protezione? Ora la tesi sembra più consistente: Aurelia Sordi, la novantacinquenne sorella del grande attore romano, è incapace di intendere e di volere. E’ quanto sostiene un neurologo, consulente del pm
Eugenio Albamonte, titolare dell’inchiesta sul presunto raggiro del quale sarebbe stata vittima la donna.

Il parere del neurologo è contenuto
in un referto consegnato al magistrato ed inserito nella domanda
di incidente probatorio fatta al gip affinché Aurelia Sordi sia
sottoposta ad una più approfondita visita medico-legale sulle
sue capacità il cui risultato acquisirà il valore di prova in
un eventuale processo.

Il neurologo ha concluso per l’incapacità dell’anziana
sorella di Albertone dopo aver assistito alla sua audizione
davanti al pm a proposito della firma da lei apposta sulla
procura generale che attribuiva ad Arturo Artadi, attuale
collaboratore di Aurelia, il potere di operare su tutti i conti
correnti della donna. Non solo, dopo l’atto istruttorio,
l’esperto ha visitato Aurelia ed il risultato dell’accertamento
sulle sue capacità è stato negativo.

Per il presunto raggiro sono indagate tre persone: Arturo
Artadi, il notaio Gabriele Sciumbata e l’avvocato Francesca
Piccolella. Concorso in circonvenzione di incapace il reato loro
contestato.

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