La strana storia del corso per avvocati di ufficio
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La strana storia del corso per avvocati di ufficio

Da due anni si attendeva la pubblicazione del bando. Eccola: ma in piena estate, con la possibilità di presentare le domande solo per 4 ore e pubblicazione semi-clandestina.

La strana storia del corso per avvocati di ufficio
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5 Settembre 2012 - 11.51


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di Cinzia Gubbini

Un bando attesissimo. Centinaia di avvocati attaccati agli schermi dell’Ordine degli Avvocati di Roma. La fregatura: il bando esce, ma in piena estate, con criteri di selezione draconiani e – secondo una denuncia – addirittura otto giorni dopo la scadenza del termine per la presentazione delle domande. La denuncia arriva ieri nella mail di molti giornalisti, in forma anonima. Il “denunciante” si fa chiamare con il nickname “un avvocato di Roma”, ha creato anche una mail apposta, e spiega di non vole dire il proprio nome e cognome “per evitare ritorsioni da parte dell’Ordine”. Allega però tutti gli screenshot delle schermate del sito dell’Ordine che confermano quanto dice.

La storia è questa: da due anni l’Ordine non pubblica il bando del corso di abilitazione per avvocati di ufficio. Perché sia tanto importante lo spiega nella sua mail il nostro “un avvocato di Roma”: “Dopo il corso si è inseriti in liste dalle quali si viene chiamati con una regolarità che garantisce un minimo di lavoro certo – spiega – In tempi di crisi come questi, ciò significa un minimo di entrate sicure, soprattutto per chi è agli inizi come i più giovani, e per chi non ha papà che gli passa i clienti ma al contrario cerca di partire da solo con le proprie forze”.

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Insomma, accedere al corso di abilitazione significa avere un tozzo di pane certo, anche perché gente che viene giudicata per direttissima – luogo per eccellenza degli avvocati di ufficio – non manca mai, soprattutto in tempi di crisi.

Il bando viene deliberato il 31 maggio. I criteri di ammissione sono già un po’ particolari: intanto il Consiglio decide di aprirlo soltanto a 350 avvocati non perché sia stato verificato che c’è bisogno di quel numero di nuovi professionisti abilitati, ma perché “la capienza massima dell’Aula degli Avvocati è di 350 posti”.

In secondo luogo, prevedendo evidentemente un maggior numero di domande, il Consiglio decide come criterio di selezione non soltanto l’esercizio della professione penale da almeno due anni, ma anche quello – molto meno qualificante – “cronologico”. In pratica chi prima arriva a presentare la domanda, meglio alloggia.

A quel punto, visto l’individuazione di un criterio piuttosto arbitrario come quello cronologico, il Consiglio degli avvocati deve aver pensato che i “primi” dovessero dimostrare di essere molto motivati. La presentazione delle domande si è svolta lunedì 2 luglio, dalle 9 alle 13, presso l’ufficio di Protocollo del Consiglio dell’ordine di Roma. La domanda doveva essere portata rigorosamente a mano, o dal richiedente o da una persona munita di delega scritta. Dunque: 240 minuti – tanto fanno le quattro ore concesse – per protocollare 350 domande in piena estate. Anche per l’ufficio del Consiglio non deve essere stata una bella giornata.

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Fin qui, opinabli criteri di gestione di un corso di abilitazione, nulla più. Ma la denuncia del “nostro” avvocato è ben più grave. Sostiene infatti che il bando – come già detto deliberato il 31 maggio – sarebbe stato pubblicato nell’apposita sezione del sito dell’Ordine soltanto il 10 luglio, cioè ben otto giorni dopo la “fatidica” data del 2 luglio. Se così fosse i conti sarebbero presti fatti: i 350 avvocati giunti in tempo all’appuntamento sono persone che hanno avuto la fortuna di avere la “soffiata” giusta. Mentre tutti gli altri, magari, erano al mare o ai monti.

In effetti nella sezione [url””avvocati di ufficio””]http://www.ordineavvocati.roma.it/TurniDifensoriUfficio/Avvisi/Avvisi.asp[/url] del sito dell’Ordine, il bando risulta essere pubblicato il 10 luglio. Se si va nella [url”sezione “news””]http://www.ordineavvocati.roma.it/NotizieOrdine/News/News.asp#[/url], però, i fatti smentiscono il nostro avvocato: la notizia appare pubblicata il 23 giugno.

Certo, sempre 10 giorni prima la data di presentazione delle domande. Quando magari qualcuno era già partito serenamente per le vacanze pensando – come è capitato all’anonimo denunciante – che i bandi per i nuovi corsi sarebbero stati pubblicati a settembre o a ottobre. Il dubbio comunque rimane: perché mai pubblicare un bando così atteso nella sezione delle “news” il 23 giugmo e inserire lo stesso comunicato nella sezione più idonea (quella degli avvocati di Ufficio) solo parecchi giorni dopo la scadenza?

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