Terremoto: Wi-Fi aperto, come fare e perché
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Terremoto: Wi-Fi aperto, come fare e perché

Tutti i consigli per telefonare: trasferire le chiamate su Skype, i messaggi su WhatsApp o gli appelli su Twitter può significare molto per alleggerire le reti telefoniche.<br><br>

Terremoto: Wi-Fi aperto, come fare e perché
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redazione Modifica articolo

29 Maggio 2012 - 15.54


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Da più parti stanno giungendo appelli in queste ore affinché le popolazioni colpite dal terremoto offrano un tributo alla collettività aprendo le proprie reti WiFi e mettendo quindi la propria connessione in libera disponibilità. Trattasi di una misura che potrebbe potenzialmente rendersi utile in considerazione del fatto che l’elevato traffico telefonico ha presto affondato le reti GSM dopo le prime scosse della mattinata, mentre la rete Internet non ha accusato alcuna difficoltà: trasferire le chiamate su Skype, i messaggi su WhatsApp o gli appelli su Twitter può significare molto per alleggerire le reti telefoniche e consentire di telefonare a chi ha realmente urgenza.

Telecom Italia Mobile, tramite il proprio account ufficiale su Twitter, ha diramato ad esempio alcune indicazioni utili per coloro i quali vogliano e possano seguire il consiglio di aprire la propria rete per metterla a disposizione degli altri. Varie, inoltre, le guide disponibili online e rilanciate in queste ore sulla scia dell’appello che va diffondendosi. Nella fattispecie TIM consiglia di:

1. entrare nel router digitando un indirizzo internet che solitamente è http://192.168.0.1 o http://192.168.1.1. In alternativa, trovate l’indirizzo nel manuale delle istruzioni del router;

2. inserire username e password. Gran parte dei router ha come username “admin”, mentre la password è scritta di solito sul dispositivo;

3. una volta loggati, andare nel menu “opzioni” e rimuovere le protezioni impostando la rete su “libera/non protetta”;

4. riavviare il router e dopo pochi minuti la connessione tornerà attiva e condivisa senza barriere.

Altre notizie nel sito di [url”Pino Bruno”]http://pinobruno.globalist.it/2012/05/terremoto-in-emilia-e-fonti-primarie/[/url].

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