Saviano cittadino onorario di Milano, la Lega diserta
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Saviano cittadino onorario di Milano, la Lega diserta

Non rappresenta la mia città, afferma il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni.

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13 Gennaio 2012 - 15.56


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La Lega diserterà la cerimonia del 18 gennaio che renderà Roberto Saviano cittadino onorario di Milano. Il giornalista e scrittore “non rappresenta in nessun modo la città di Milano” e il conferimento della cittadinanza onoraria è “un’iniziativa prettamente demagogica e chiaramente politica”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni ha motivato, in una lettera inviata al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, la sua decisione di declinare l’invito a partecipare alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria a Saviano, iniziativa con cui l’esponente leghista si definisce “in totale disaccordo”. “Da milanese ritengo infatti che ci siano altre persone che hanno reso grande il nostro capoluogo e che meriterebbero una tale onorificenza e non una persona che non ha contribuito a consolidare il ruolo di Milano in Italia e nel mondo”.

Prende le distanze da Boni la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi (Pd). “Le affermazioni di Boni – afferma Valmaggi – sono di carattere puramente personale. L’Ufficio di presidenza non è stato messo a parte della sua presa di posizione in nessuna occasione e per questo sono costretta a dissociarmi pubblicamente. Da parte mia non condivido in nessun modo il giudizio espresso da Boni. Condivido invece con convinzione la scelta di Palazzo Marino. Credo – ha concluso – che per Milano debba essere motivo d’orgoglio avere Roberto Saviano fra i suoi cittadini”.

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