Bonelli e De Cristofaro: "Giù le mani da Report"
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Bonelli e De Cristofaro: "Giù le mani da Report"

Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro, componenti della Vigilanza Rai preoccupati delle voci che vedono la destra al potere intenzionata a chiudere Report

Bonelli e De Cristofaro: "Giù le mani da Report"
Peppe De Cristoforo
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12 Maggio 2023 - 12.24


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Si va verso una ‘orbanizzazione’ della cultura? Apprendiamo dagli organi di stampa che Report e diversi programmi televisivi della Rai sarebbero a rischio ‘normalizzazione’, verrebbero, cioè, annullati o cooptate persone più vicine alle forze di maggioranza. Ci opporremo con tutte le forze a chi vorrebbe utilizzare i programmi di informazione del servizio pubblico, come ‘roba loro’ ma, soprattutto. giù le mani da Report!” 

Ricordiamo che gli ultimi dati dell’Osservatorio di Pavia parlano già chiaro: il 73,2% degli spazi è stato destinato a Governo e istituzionali, a cui si somma il 12,1% riservato ai partiti della maggioranza, per un totale dell’85,3% di occupazione degli spazi nei TG.” 

Lo affermano i parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro, componenti della Vigilanza Rai, che proseguono:

“Per questo abbiamo presentato un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai per chiedere come l’azienda Rai voglia difendere un programma che fa del giornalismo uno strumento importante di indagine come Report, e anche le professionalità che questo Governo, con una vera e propria ‘Marcia su Roma’, vorrebbe sostituire con persone più ‘allineate’. Parliamo di programmi con un ottimo livello di audience e performance che si vorrebbero annullare (come Report) o nelle quali si vorrebbe sostituire il conduttore con qualcuno di più vicino al Governo Meloni.”

“Chiediamo anche che il nuovo Ad della Rai venga urgentemente in audizione in Commissione di Vigilanza Rai per spiegare il nuovo piano editoriale e quali azioni voglia mettere in campo per garantire l’indipendenza del servizio pubblico e le professionalità attualmente presenti e come voglia intervenire per garantire il pluralismo nei Tg della Rai,” concludono

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