Sanità, l'allarme dei medici: "Senza risposte dalla politica, sarà sciopero a oltranza"
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Sanità, l'allarme dei medici: "Senza risposte dalla politica, sarà sciopero a oltranza"

“Il 76% dei medici lavora in burnout. Medici e dirigenti sanitari non fanno ferie. Vi invito a fare una presa di coscienza, perché abbiamo bisogno di voi - ha detto, rivolgendosi ai giornalisti il presidente di Anaao Assomed.

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29 Luglio 2022 - 12.03


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“Se non avremo risposte dal nuovo governo ci saranno scioperi e sospensioni del servizio. Come sistema sanitario c’è uno stato di emergenza: sono molto preoccupato di non arrivare a fine anno con un sistema sanitario integro”. È l’allarme lanciato da Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, nel corso della conferenza stampa presso la sede del sindacato di via San Martino della Battaglia, a Roma, nella quale è stato annunciato lo stato di agitazione della categoria e una stagione di mobilitazione che potrebbe portare anche a uno sciopero.

“Il 76% dei medici lavora in burnout. Medici e dirigenti sanitari non fanno ferie. Vi invito a fare una presa di coscienza, perché abbiamo bisogno di voi – ha detto, rivolgendosi ai giornalisti -. Non è lotta di classe, ma di democrazia, perché se il sistema crolla sarà un problema per tutti, non solo per alcuni”.

“Non possiamo più attendere. Noi pretendiamo che i candidati alle prossime elezioni abbiano programmi definiti per salvare il sistema sanitario pubblico messo a dura prova nella pandemia, ma anche nel periodo pre Covid. È il momento dei fatti e, ad oggi, i fatti dalla politica non stanno pervenendo. Dunque siamo noi ad andare dalla politica”.

“Noi confidiamo nella sensibilità residua dell’essere umano di comprendere che le cure sono per tutti e devono essere assicurate a tutti. Se così non dovesse essere andremo avanti nelle proteste – ha ribadito -, il senso di responsabilità è in questo momento sostituito dal sistema di conservazione umana”. Dal 10 settembre, ha ricordato Di Silverio, inizieranno una serie di mobilitazioni pubbliche che andranno avanti fino all’insediamento del nuovo governo e, se non dovessero arrivare risposte, anche dopo.

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