Gli anestesisti: "Lo scenario di marzo sta tornando, il sistema è quasi al limite"
Top

Gli anestesisti: "Lo scenario di marzo sta tornando, il sistema è quasi al limite"

I medici anestesisti-rianimatori sono tra i sanitari maggiormente impegnati, in Italia come negli altri Paesi, nelle cure per i pazienti colpiti dal virus Sars-Cov-2.

Coronavirus
Coronavirus
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Ottobre 2020 - 11.58


ATF

Flavia Petrini, presidente Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva) insieme agli anestesisti-rianimatori componenti della Commissione paritetica hanno messo a punto il documento congiunto, elaborato insieme alla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) sui criteri di scelta di fronte a una mancanza di letti in terapia intensiva: “Lo scenario in cui ci siamo trovati a marzo sta purtroppo tornando attuale con un’intensità e una durata ancora non quantificabili. La pressione sul sistema sanitario è già alta e potrebbe generare presto nuove situazioni di squilibrio”. 
I medici anestesisti-rianimatori “sono tra i sanitari maggiormente impegnati, in Italia come negli altri Paesi, nelle cure per i pazienti colpiti dal virus Sars-Cov-2. È un lavoro complesso e impegnativo. La scarsità di risorse prodotta dalla pandemia ci coinvolge in modo particolare anche nelle difficili scelte per individuare le persone che possono realmente beneficiare delle cure intensive – riflette Petrini – Abbiamo fatto e stiamo facendo ogni sforzo per garantire le migliori possibilità di cura in circostanze spesso drammatiche”.
Allo stesso tempo “ci siamo impegnati per rendere espliciti e trasparenti i nostri processi decisionali, ancorando le nostre decisioni a solidi criteri di appropriatezza clinica e a principi etici ampiamente condivisi, come il principio di proporzionalità delle cure e quello di giustizia. Come peraltro affermato congiuntamente nel documento Fnomceo-Siaarti, auspichiamo, che attraverso una adeguata e rapida modifica del Codice di Deontologia, che riteniamo ormai inderogabile, si realizzi quanto prima quel concreto e utile supporto necessario ad affrontare, con le adeguate garanzie, il difficile compito che siamo chiamati di nuovo ad affrontare”, concludono gli anestesisti-rianimatori.

Native

Articoli correlati