"Il virus lo ha causato Bill Gates con i feti morti nei vaccini”: uno spaccato di imbecillità nell’Italia post-quarantena
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"Il virus lo ha causato Bill Gates con i feti morti nei vaccini”: uno spaccato di imbecillità nell’Italia post-quarantena

Una valanga di fake news dal parrucchiere rivela un'Italia gretta, ignorante e complottista che deve far paura più del Covid-19

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Giuseppe Cassarà Modifica articolo

27 Maggio 2020 - 15.57


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“Io, pensi, mi ero anche fatta il vaccino anti-influenzale…”
“Ma signora, è impazzita? Nei vaccini mettono i feti morti”.

Una delle conversazioni più surreali che ho avuto la sfortuna di sentire inizia così. Anche se definirla conversazione è sbagliato: si è trattato più che altro di un monologo, in cui la povera signora che si stava facendo la tinta ai capelli ha fatto la parte dell’ascoltatrice passiva e indifesa, mentre la protagonista, la parrucchiera complottista, le riversava addosso insieme alla lacca una valanga di idiozie, così tante che stare zitto e buono al mio posto (ero uscito per tagliare i capelli, non certo per fare un dibattito) è risultato davvero difficile.

“Si dicono tante cose signora, ma io a questa ci credo: l’ha sentito del 5G? Dicono che sono le onde elettromagnetiche a far venire il Covid…e io ci credo, sa perché? Perché dietro tutto c’è quello stronzo di Bill Gates. Ma lo ha visto quel video, signora? Quello dove dice di voler creare un vaccino per decimare il 15% della popolazione? Ah, ma io gliel’ho scritto su Facebook, gli ho scritto ‘perché non inizi a morì tu, a ‘nfame?’ Ma a sta gente non gliene frega nulla di noi, vogliono solo fare più soldi. Lui lo sapeva già da dieci anni, signora, mi dice com’è possibile? Che poi bisogna vedere se tutta questa storia del Coronavirus è vera…mica sarebbe la prima volta che ci prendono in giro. Chissà di cosa sono morte davvero, quelle persone…Eh, se la gente sapesse la verità, signora, prenderebbe le mitragliatrici e andrebbe a prenderli a casa, a uno a uno, a cominciare da quell’infame di Conte e da quelli del Pd. Che poi io lo dicevo da almeno due anni che c’era qualcosa di strano…è vero o no ragazzi, che lo dicevo?” Qui il monologo si interrompe, la parrucchiera si volta e si rivolge al ragazzo che sta tagliando i miei capelli, che fino a quel momento aveva mantenuto un imbarazzato silenzio. “Ti ricordi, che lo dicevo, dicevo ‘c’è la polmonite che gira’ stiamo attenti’. Sta a vedere che era già il Covid…che poi stava già in giro da anni, come le dicevo signora”.

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Ero francamente rintronato. Sentire di presenza tutte le idiozie che sono abituato a leggere sui social network ha un effetto straniante. Ti rendi conto che queste persone esistono, respirano, portano a spasso le loro idee malsane e le diffondono, ne parlano senza alcuna vergogna. Ho provato rabbia, ma anche disgusto per il misto di ignoranza, disinformazione e paura che vivevano nella mente di questa donna e che è esattamente quel mix che certa parte politica sta cercando di far esplodere, per far arrivare veramente la gente a ‘prendere le mitragliatrici e andarli a prendere a casa uno per uno’.

Questo spaccato di quotidiana imbecillità deve far riflettere: bisogna trovare un vaccino contro l’ignoranza, fondamentale quanto quello contro il Covid. Anzi, forse di più, dato che ci ritroveremo a combattere con un esercito di imbecilli che rifiuteranno una cura perché convinte che Bill Gates ci abbia infilato dentro i feti morti. 

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