Raggi non distingue la storia dal decoro urbano e cancella una scritta storica del 1948
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Raggi non distingue la storia dal decoro urbano e cancella una scritta storica del 1948

Coperto con la vernice uno slogan del fronte democratico. L'indigazione del Municipio: "LUn pezzo di memoria restaurato nel 2014"

La scritta a Garbatella
La scritta a Garbatella
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13 Marzo 2019 - 14.27


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Un altro momento buio dell’incompetenza e del grigiore dell’amministrazione capitolina guidata dalla sindaca Virginia Raggi, che mentre la città sprofonda nelle buche, soffoca nell’immondizia nemmeno sa riconoscere cose della memoria e li scambia per brutture che rovinano il decoro urbano.
Così i ragazzi della Casetta Rossa – e non solo loro – sono indignati per l’ennesima ‘prodezza’ della sindaca grillina: questa mattina, la frase “Vota Garibaldi Lista N° 1”, in via Basilio Brollo alla Garbatella, è stata cancellata dal Decoro Urbano del Comune.
Per chi non conosce le vicende la scritta “Faceva riferimento alle elezioni politiche italiane del 1948 – spiegano dall’associazione Casetta Rossa – quando Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano si presentarono in una lista unica, denominata Fronte Democratico Popolare e avente come simbolo il volto di Garibaldi”.
Si trattava di un pezzo di storia sui muri di uno dei quartieri più caldi e politicamente attivi già a nel 1948, quando appunto la scritta, in rosso, fu dipinta, è stato coperto con vernice giallognola, creando una toppa anche brutta da vedere.
Il Comune l’ha cancellata – proseguono – Così, come se nulla fosse. L’unica promessa che ci sentiamo di fare è che la disseppeliremo”.
“Virginia Raggi ha cancellato la Memoria – spiega Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII municipio – C’era una pensilina sopra per coprire la scritta dalla pioggia, c’era anche una targa che la commemorava, dopo il restauro del 2014”.
“Sono furibondo – aggiunge Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione – Chi non sa riconoscere l’identità di un luogo non può governarlo. Non ci arrendiamo alla superficialità di chi non sa vedere e apprezzare la storia popolare di Roma. Faremo di tutto per ripristinare quella testimonianza. Lo dobbiamo ai nostri nonni, che con tanta passione si sono impegnati per la loro comunità”.
Ps: la scritta coperta in questo modo è anche brutta. Indecorosa, altro che decoro urbano

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