Hamas dice che una donna in ostaggio è stata uccisa nel nord di Gaza in un'area di combattimento
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Hamas dice che una donna in ostaggio è stata uccisa nel nord di Gaza in un'area di combattimento

L'ala armata di Hamas ha dichiarato che una donna israeliana presa in ostaggio durante l’attacco dell’ottobre 2023 è stata uccisa in una zona di combattimento nel nord di Gaza, mentre l’esercito israeliano ha affermato che sta indagando.

Hamas dice che una donna in ostaggio è stata uccisa nel nord di Gaza in un'area di combattimento
Ostaggi israeliani
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23 Novembre 2024 - 20.26


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L’ala armata di Hamas ha dichiarato che una donna israeliana presa in ostaggio durante l’attacco dell’ottobre 2023 è stata uccisa in una zona di combattimento nel nord di Gaza, mentre l’esercito israeliano ha affermato che sta indagando.

Il portavoce delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam, Abu Obeida, ha riferito che il contatto con i sequestratori della donna era stato ristabilito dopo diverse settimane di interruzione e che era stato accertato che l’ostaggio era stata uccisa in un’area del nord di Gaza dove l’esercito israeliano stava operando.

La dichiarazione di Abu Obeida non ha fornito ulteriori dettagli sull’identità dell’ostaggio né su come o quando sia stata uccisa.

L’esercito israeliano ha dichiarato all’AFP di stare verificando l’affermazione.

Abu Obeida ha aggiunto che la donna era stata trattenuta insieme a un’altra ostaggio, la cui vita sarebbe in pericolo.

Durante l’attacco di Hamas dello scorso anno, che ha scatenato la guerra a Gaza, i militanti hanno preso 251 ostaggi, di cui 97 si trovano ancora a Gaza, inclusi 34 che, secondo l’esercito, sono deceduti.

Leggi anche:  Gaza, la strage continua: altre 23 persone uccise dall'esercito israeliano

Secondo un conteggio dell’AFP, prima della dichiarazione di Abu Obeida si riteneva che dieci ostaggi donne, tra cui cinque soldatesse, fossero ancora vive in custodia.

Durante una tregua di una settimana nel novembre dello scorso anno, 105 ostaggi erano stati liberati, inclusi 80 israeliani scambiati con 240 prigionieri palestinesi.

Il governo israeliano è sotto una forte pressione pubblica per raggiungere un nuovo accordo che permetta di riportare a casa gli ostaggi rimasti ancora vivi.

Il gruppo di campagne Hostage and Missing Families Forum non ha voluto commentare l’affermazione di sabato.

«Non si sa nulla se non ciò che dice Hamas. La nostra unica fonte affidabile è l’esercito israeliano», ha dichiarato il gruppo all’AFP.

L’attacco di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno ha provocato la morte di 1.206 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani.

La campagna di rappresaglia di Israele ha ucciso 44.176 persone a Gaza, secondo i dati forniti dal ministero della sanità del territorio controllato da Hamas, che l’Onu considera affidabili.

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