L'ex direttore della Cia James Woolsey: "Per evitare la guerra dobbiamo aiutare Putin a salvare la faccia"
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L'ex direttore della Cia James Woolsey: "Per evitare la guerra dobbiamo aiutare Putin a salvare la faccia"

Woolsey in un'intervista a Repubblica: "Il leader russo è finito in un vicolo cieco: l'alleanza occidentale deve creargli una via di fuga restando unita e rinviando l’ingresso di Kiev nella Nato

L'ex direttore della Cia James Woolsey: "Per evitare la guerra dobbiamo aiutare Putin a salvare la faccia"
James Woolsey
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15 Febbraio 2022 - 09.38


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I rapporti tesi tra Russia ed Usa nascondono in realtà un tentativo di mediazione sulle richieste del leader russo Putin, il quale chiede un allontanamento della Nato non soltanto dall’Ucraina, ma un alleggerimento della sua presenza anche nei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Una posizione però irricevibile per la Nato e rispedita al mittente.

“Putin si è cacciato in un vicolo cieco, però noi dobbiamo aiutarlo a venirne fuori. Per riuscirci servono due cose: primo, l’alleanza occidentale deve restare molto unita nel minacciare le conseguenze più dure possibili in caso di invasione; secondo, possiamo offrire una soluzione che gli consenta di salvare la faccia, senza chiudere ufficialmente la porta all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, ma rinviandolo a tempo indeterminato”. Lo dice, in un’intervista a Repubblica, l’ex direttore della Cia James Woolsey.

“Il capo del Cremlino – osserva Woolsey – ha la reputazione di essere un duro che non bluffa, ma stavolta si è cacciato davvero nei guai: o attacca, con conseguenze disastrose sul piano economico, ma anche militare; oppure indietreggia, perdendo la faccia. La prima cosa che deve fare la Nato è restare estremamente ferma, affermando che le conseguenze dell’invasione sarebbero davvero devastanti per l’economia, fino al punto di bloccare il sistema bancario russo, impedire l’accesso al sistema Swift, e paralizzare il Paese”.

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“​Ho passato almeno vent’anni della mia vita a negoziare con i russi, e ho imparato che non rispondono mai alla debolezza. Quindi bisogna usare la massima durezza possibile, per mettere Putin in condizione di indietreggiare […]. Non dobbiamo cedere, ma offrire una soluzione di lungo termine che lui possa vantare, anche se in realtà non gli consentirà di dominare il gioco come vorrebbe”.

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