Il sottosegretario all'Interno preoccupato: troppi minori coinvolti negli scontri. Indagano gli 007
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Il sottosegretario all'Interno preoccupato: troppi minori coinvolti negli scontri. Indagano gli 007

"Sanitari parlano come fossero politici e viceversa creano confusione testa cittadini"

Achille Variati
Achille Variati
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29 Ottobre 2020 - 14.06


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Interviene dopo giorni di scontri nelle piazze italiane Achille Variati (Partito Democratico) Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno è stato intervistato da Nicola Caprera e Gabriele Ziantoni durante il programma Gli Inascoltabili in onda su Nsl Radio e Tv di seguito le sue dichiarazioni :

“Ci sono gli specialisti della protesta violenta, come li chiamo io, frange di vario tipo dall’estrema destra ai centri sociali passando per gli ultrà, che s’infilano nelle manifestazioni e ad un certo punto ne prendono il controllo e scattano gli episodi di violenza nei confronti della Polizia, danni contro il patrimonio, che niente hanno a che fare con la protesta legittima dei commercianti e dalle categorie colpite e danneggiate da questo d.p.c.m.”

“i camici verdi e i camici bianchi che parlano come i politici, i politici che parlano come se fossero tecnici, è una bella confusione che giunge nella testa dei cittadini”

“questo dpcm che cos’è se non un lock-down sociale? Si colpisce la socialità delle persone soprattutto serale per preservare, questa è la tesi, le proiezioni del contagio. Poi il tempo ci dirà se questo Governo l’ha ha azzeccata o sbagliata”

“Siamo preoccupati anche perché tra coloro che sono stati fermati non c’era un commerciante, ma c’erano semmai dei minori. Attenzione perché c’è anche un risveglio “studentesco” che si sta infiltrando, pericolosamente per loro, dentro ad  un certo tipo di manifestazioni.  L’intelligence della Polizia sta vigilando”

“Sbaglia chi sfidando la legge decide di rimanere aperto. Alcune sovvenzioni non irrilevanti sono state decise dal Governo, le procedure di liquidazione avverranno in tempi rapidissimi superando tutti i consueti meccanismi burocratici che rallentano. Attenzione uno può anche tenere aperto ma se non l questa pandemia chi volete che vada al ristorante se la situazione come una pestilenza si dovesse diffondere su tutto e su tutti? Noi abbiamo il dovere di preservare la sanità pubblico anche per poter riaprire e tornare alla normalità. Le aiuteremo ora e dopo queste attività che sono chiamate adesso a fare un sacrificio”

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