Non c’è solo l’anidride carbonica a rendere irrespirabile e velenosa la nostra aria. Le emissioni di metano, un gas serra più potente della CO2 anche se presente in atmosfera in concentrazioni molto più piccole, stanno recentemente crescendo ad un ritmo più veloce rispetto agli ultimi due decenni.
Un incremento ormai decennale di gas metano nell’atmosfera minaccia di rendere ancora più difficile la lotta contro i cambiamenti climatici. Questo l’allarme lanciato dai ricercatori.
Secondo un studio condotto da oltre 80 scienziati di 15 paesi, apparso sulla prestigiosa rivista scientifica Earth System Science Data, bisogna con urgenza quantificare e ridurre le emissioni di metano. Dopo un leggero rallentamento tra il 2000 e il 2006, infatti, la concentrazione di metano nell’atmosfera è cresciuta dieci volte più rapidamente rispetto al decennio precedente.
Sfruttamento di energie fossili e attività agricole sono entrate nel mirino dei ricercatori in cerca di ipotesi per spiegare l’inattesa recrudescenza, ancora mal compresa, che ha registrato un’impetuosa accelerazione tra il 2014 e il 2015.
Secondo più importante gas a effetto serra, dietro all’anidride carbonica, il metano contribuisce per quasi il 20% al global warming in corso. Secondo lo studio, le emissioni di metano sono per il 60% dovute all’intervento antropico, il 36% del quale legato al trattamento dei rifiuti e alle attività agricole, messe particolarmente sotto accusa.
Ma il 21% delle emissioni di metano sono dovute allo sfruttamento del carbone, del petrolio e del gas anche perché, dall’estrazione sino alle reti di distribuzione, le fughe sono molto frequenti.
L’impiego intensivo del carbone in Cina come quello del gas negli Stati Uniti sono drammaticamente aumentati negli ultimi anni. E
anche il disgelo del permafrost, i suoli gelati delle altissime latitudini, hanno creato non poche preoccupazioni ai climatologi.
Quello che è certo è che non esiste ancora una risposta scientifica per l’improvviso innalzarsi delle emissioni di metano a livello planetario.