Ora gli 007 russi attaccano gli Usa: "Prove di coinvolgimento occidentale nel sabotaggio del Nord Stream"
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Ora gli 007 russi attaccano gli Usa: "Prove di coinvolgimento occidentale nel sabotaggio del Nord Stream"

Secondo i servizi di intelligence russi "sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale"

Ora gli 007 russi attaccano gli Usa: "Prove di coinvolgimento occidentale nel sabotaggio del Nord Stream"
Il Nord Stream
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30 Settembre 2022 - 11.40


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La Russia possiede “materiali” che dimostrerebbero un coinvolgimento dell’Occidente nelle esplosioni che hanno provocato una fuoriuscita di gas da Nord Stream 1 e 2. Lo ha dichiarato il capo dei servizi d’intelligence esterni russi (Svr), Sergei Naryshkin, citato dall’agenzia Tass.

“Abbiamo già alcuni materiali che indicano il coinvolgimento occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione di questo atto terroristico”, ha affermato. Naryshkin ha sottolineato che l’Occidente “sta facendo di tutto per nascondere i veri autori e organizzatori di questo atto terroristico internazionale”.

E’ “molto probabile” che le falle nei gasdotti transbaltici Nord Stream 1 e 2 siano state prodotte “deliberatamente” ed è “molto improbabile che siano opera di soggetti diversi da uno Stato”, dato che “non sono state rilevate in anticipo”. Così il ministro svedese dell’Energia Khashayar Farmanbar, a margine del Consiglio straordinario a Bruxelles. L’episodio “deve essere visto nell’ambito dell’attuale situazione sotto il profilo della sicurezza”, aggiunge. Ora, conclude, “dovremo indagare bene su quello che è successo”.

Solo una volta che sarà “completata” l’indagine sulla natura delle esplosioni sarà possibile “determinare con certezza cosa sia successo”. A dichiararlo il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, dopo un bilaterale alle Hawaii con il suo omologo filippino, Jose Faustino Jr.

Secondo quanto riferito dalla Cnn, Austin – che nelle scorse ore ha parlato con il ministro della Difesa danese Morten Bodskov – ha dichiarato di aver offerto al governo di Copenaghen “tutta l’assistenza che gli Stati Uniti possono fornire”.

“Fino a quando non avremo ulteriori informazioni o saremo in grado di fare ulteriori analisi, non speculeremo su chi potrebbe essere stato il responsabile”, ha aggiunto il segretario alla Difesa.

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