L'Italia ha perso oltre 30 miliardi di entrate Iva a causa dell'evasione: ecco perché siamo poveri
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L'Italia ha perso oltre 30 miliardi di entrate Iva a causa dell'evasione: ecco perché siamo poveri

L'ammanco di gettito più elevato, dopo l'Italia, è stato registrato in Germania (23,4 miliardi di euro). A livello europeo, nel 2019, i 27 Stati hanno perso 134 miliardi di euro di entrate provenienti dall'imposta sul valore aggiunto: il nuovo studio

L'Italia ha perso oltre 30 miliardi di entrate Iva a causa dell'evasione: ecco perché siamo poveri
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3 Dicembre 2021 - 12.28


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Sono oltre 30 miliardi le perdite in entrate Iva registrate dall’Italia a causa dell’evasione, classificandosi prima in Ue per valore nominale e quindi per divario (21,3% entrate Iva mancanti). Il primato in questo caso appartiene alla Romania con il 34,9 %, seguita da Grecia (25,8%) e Malta (23,5%).

L’ammanco di gettito più elevato, dopo l’Italia, è stato registrato in Germania (23,4 miliardi di euro). A livello europeo, nel 2019, i 27 Stati hanno perso 134 miliardi di euro di entrate provenienti dall’imposta sul valore aggiunto, secondo il nuovo studio pubblicato dalla Commissione europea. La cifra rappresenta le entrate perse a causa della frode e dell’evasione dell’Iva, delle pratiche di elusione e ottimizzazione, dei fallimenti e delle insolvenze finanziarie nonché di errori di calcolo ed amministrativi.

“A seguito dei continui sforzi volti a migliorare la situazione a livello sia dell’Ue che nazionale, la relativa tendenza positiva è proseguita nel 2019, con un calo complessivo del divario dell’Iva negli Stati membri dell’Ue di circa 7 miliardi di euro rispetto all’anno precedente”, spiega la Commissione.

Si registra un netto miglioramento rispetto alla diminuzione dell’anno precedente, pari a 4,6 miliardi di euro. Sebbene il divario Iva complessivo sia migliorato tra il 2015 e il 2019, non sono ancora note la piena portata della pandemia di Covid-19 sulla domanda dei consumatori né di conseguenza le entrate Iva nel 2020.

Una perdita di 4mila euro al secondo
“Nonostante la tendenza positiva registrata negli ultimi anni, il divario dell’Iva continua a destare grande preoccupazione, soprattutto in considerazione dell’enorme fabbisogno di investimenti che i nostri Stati membri dovranno affrontare nei prossimi anni. Le cifre di quest’anno corrispondono a una perdita superiore a 4mila euro al secondo”. Lo dichiara il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, commentando il rapporto della Commissione in cui risulta che in Ue nel 2019 sono stati evasi 134 miliardi di euro di Iva (oltre 30 in Italia).

“Si tratta di perdite inaccettabili per i bilanci nazionali, e costringono i cittadini e le imprese a recuperare il disavanzo con altre imposte per finanziare servizi pubblici fondamentali. Dobbiamo compiere uno sforzo congiunto per reprimere le frodi in materia di Iva, un reato grave sottrae denaro dalle tasche dei consumatori, pregiudica il nostro sistema assistenziale e impoverisce le casse degli Stati”, aggiunge Gentiloni.

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