Papa Francesco risponde alla Cisl: "Favorevole alla regolarizzazione dei braccianti"
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Papa Francesco risponde alla Cisl: "Favorevole alla regolarizzazione dei braccianti"

Si tratta di un passaggio della risposta recapitata al segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, da parte della Segreteria di Stato a nome del Sommo Pontefice

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29 Aprile 2020 - 09.43


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Parole chiare e nette, che ovviamente non saranno gradi “E’ certamente condivisibile la necessità di venire incontro a quanti, privati di dignità, avvertono in modo più acuto le conseguenze di un’integrazione non realizzata, venendo ora maggiormente esposti ai pericoli della pandemia. E’ dunque auspicabile che le loro situazioni escano dal sommerso e vengano regolarizzate, affinché siano riconosciuti ad ogni lavoratore diritti e doveri, sia contrastata l’illegalità e siano prevenute la piaga del caporalato e l’insorgere di conflitti tra persone disagiate”.

E’ un passaggio della risposta recapitata al segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, da parte della Segreteria di Stato a nome del Sommo Pontefice.
Il sindacato agroalimentare aveva scritto nei giorni scorsi a Francesco chiedendo conforto e incoraggiamento per i lavoratori della filiera agroalimentare e per sottoporre il tema della regolarizzazione dei braccianti irregolari come priorità. “Il cibo sulle nostre tavole ha sempre continuato ad arrivare, e in parte è proprio per via del lavoro di queste persone; oggi questa contraddizione rischia di esplodere in tutta la sua enorme portata, soprattutto davanti all’emergenza sanitaria, che rischia di creare nuove guerre tra poveri e rappresenta una minaccia reale per tutti, ancora di più per i braccianti stranieri”, afferma la lettera del sindacato al Papa.
“A nome del Sommo Pontefice – si legge nella risposta, firmata dal Sostituto della Segreteria di Stato Edgar Pena Parra, e riportata da Avvenire – mi pregio di riferirle la Sua vicinanza ai tanti lavoratori che, nell’ambito della filiera agroalimentare, si stanno notevolmente impegnando, tra non pochi rischi e difficoltà, per provvedere i necessari generi alimentari alla comunità. Il Papa li ricorda nella preghiera, mentre porta nel cuore la dolorosa situazione dei braccianti provenienti da vari Paesi, che si vedono relegati ai margini della società e patiscono condizioni di sfruttamento inaccettabili”.

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