Quasi la metà degli italiani, per la precisione il 46%, ha dichiarato di mangiare il pane avanzato dal giorno prima, mentre sono oltre 16 milioni quelli che, almeno qualche volta, preparano il pane in casa. Lo ha rivelato un’inchiesta di Coldiretti (dati rapporto Coldiretti/Censis 2014) in occasione della “Festa del pane” di Expo.
Al padiglione ‘No Farmers No Party’ nel corso della giornata del 19 luglio 2015 saranno preparate ricette anti-spreco con il pane avanzato, dalla panzanella, al pane cotto con verdure, ai canederli. Tutti piatti della tradizione italiana nati come ‘poveri’ perché realizzati con alimenti di recupero.
Secondo un sondaggio online, condotto sul sito ufficiale di Coldiretti, sono diverse le tecniche utilizzate dai consumatori per evitare lo spreco di pane: il 18% degli italiani lo surgela, il 12% lo grattuggia, il 15% lo da’ da mangiare agli animali mentre il 9% delle famiglie il pane non lo avanza mai.
Il pane è una componente importante della dieta degli italiani anche se il consumo, rileva la Coldiretti, è sceso nel 2014 al record negativo di circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno a persona. Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, si mangiavano ben 1,1 chili di pane a persona al giorno.
Nella top ten mondiale dei consumi del pane c’è la Turchia, con 105 chili di pane pro capite consumato, il triplo degli italiani, seguita dal Cile, con 96 chili a testa. Al terzo posto ci sono gli argentini con 76 chili pro capite annui. In Italia la spesa familiare per pane, grissini e crackers ammonta a quasi 8 miliardi all’anno.
