La Georgia è un luogo ideale per gli investitori italiani
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La Georgia è un luogo ideale per gli investitori italiani

Colloquio con Karlo Sikharulidze, capo della rappresentanza diplomatica in Italia: turismo e business, creiamo un asse Roma- Tblisi.

La Georgia è un luogo ideale per gli investitori italiani
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1 Luglio 2013 - 15.52


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Karlo Sikharulidze è da pochissimo ambasciatore della Georgia in Italia. Solo a settembre ci sarà la formale consegna delle credenziali. Ma nell’ambasciata il lavoro già ferve. Del resto Sikharulidze, che in precedenza è stato anche ambasciatore in Cina, è uno degli esponenti di punta della diplomazia georgiana ed è arrivato a Roma armato di tanta voglia di fare perché i rapporti tra la giovane repubblica democratica della Georgia e Roma siano ancora più stretti.

Caro ambasciatore, benevenuto in Italia

Grazie

Quali sono le prime sensazioni?

Essere qui è emozionante. L’Italia è davvero un posto speciale, ricco di cultura, storia, patrimonio archeologico, artistico, paesaggi. Io ho viaggiato per tanti paesi rappresentando la Georgia. E ho sempre cercato di dare il meglio. L’Italia è un luogo ideale per svolgere la mia funzione. So bene di non dire nulla di originale, ma lo dico con il cuore perché è vero.

Cosa si pensa in Georgia dell’Italia?

Se ne pensa molto bene. L’Italia è un paese che ha grande considerazione per la sua storia, le tradizioni, la cultura. Da parte mia sarei contento se riuscissi a far conoscere agli italiani la cultura e le tradizioni georgiane, che sono altrettanto importanti.

Qual è lo stato attuale delle relazioni tra Italia e Georgia?
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Molto buono. Nei nostri rapporti bilaterali non ci sono mai stati problemi, anche nelle controversie che il mio paese ha avuto, soprattutto rispetto all’integrità territoriali, l’Italia ha sempre mostrato grande attenzione per le nostre posizioni. Siamo paesi amici e lo diventeremo ancora di più.

Dei buoni amici possono fare anche buoni affari. Sarà così anche tra Italia e Georgia?

E’ quello che spero e che cercherò di favorire. Il business italiano sta diventando sempre più internazionale. Anche le piccole e medie imprese. Attualmente molti stranieri investono in Georgia e questo perché da tempo ci stiamo attrezzando per favorire questi investimenti e renderli redditizi per chi li fa. Una politica costruita attraverso fatti concreti e non solo promesse.

Quindi la sua missione è anche quella di cercare investitori…

Certamente. Questa politica per la Georgia rappresenta un’opportunità di crescita. Se le aziende italiane investissero qui potrebbero avere molti vantaggi e noi, con loro, crescere potendo conoscere il loro know how nella produzione e nel marketing.

Quali sarebbero i vantaggi?

Anzitutto non si dimentichi che la Georgia è un ponte tra Europa e Oriente…

Sì, ma un ponte verso aree non sempre totalmente tranquille. Un imprenditore potrebbe correre qualche rischi per l’instabilità.

La Georgia ha avuto problemi per la sua integrità territoriale. Ma negli ultimi venti anni, dopo la fine dell’Urss e dopo la nostra indipendenza, siamo stati un paese che ha saputo costruire senza rivoluzioni e senza instabilità una vera democrazia. Non è stato facile, ma il popolo georgiano ha dimostrato grande saggezza. Noi siamo un popolo molto fiero che sta andando nella direzione giusta. Penso che i nostri sforzi e le nostre realizzazioni possano meritare fiducia. Noi siamo un paese stabile e lo saremo ancora di più per gli investitori. Da noi il business è protetto e sicuro.

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Torniamo ai vantaggi per un imprenditore italiano. Quali?

Intanto cominciamo con il dire che noi sosteniamo tutti gli investimenti nel nostro paese e stiamo creando meccanismi di protezione. Poi aggiungiamo che il nostro sistema bancario è sano…

Resta il fatto che la Georgia è un piccolo paese.

Non è vero. Questo è il punto: intanto diciamo che in tutta l’area del Caucaso del sud noi siamo il paese migliore per gli investimenti. La produzione agricola comprende il mercato di Armenia e Azerbaigian. Inoltre la Georgia ha un regime speciale con l’Unione Europea, con i paesi dell’Asia centrale, con l’Ucraina e la Russia. Ci sono 7 mila prodotti che possono essere commercializzati dalla Georgia godendo di una tassazione favorevole. Dalla Georgia si interagisce con un mercato di 250 milioni di persone. Non siamo un piccolo paese. Dico agli imprenditori italiani: la Georgia è un treno per il quale vale la pena comprare il biglietto.

Un turista italiano perché dovrebbe visitare la Georgia?
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Il nostro paese è molto bello. Si può fare il bagno la mattina, poi prendere la macchina e rapidamente arrivare alle montagne. Sciare d’inverno. Gli amanti dell’avventura possono fare gli sport estremi. Oppure il turismo enologico. I nostri vini sono davvero squisiti. Pensiamo alla tradizione del vino interrato nelle anfore, che noi chiamiamo Kvevri, lasciato a fermentare e che dà ottimi risultati. Solo da noi c’è questa tradizione. E poi Tblisi, la capitale: si vede anche architettonicamente che è un incontro tra oriente e occidente. Vale la pena davvero. Ci sono agenzie molto buone e si viaggia sicuri.

Bene, in bocca al lupo per il suo lavoro.

Mi lasci dire un’ultima cosa: sono sicuro che la sincerità e la fiducia della Georgia sarà ricambiata dagli italiani. Del resto il mio grande amico Maurizio Perconti mi sta già aiutando molto. Le porte della nostra ambasciata e delle nostre rappresentanze sono sempre aperte. Noi siamo pronti a spiegare, ad aiutare e a dare indicazioni. Chiamateci e veniteci a trovare.

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