Sciopero a Hollywood, si fermano attori e sceneggiatori: è la prima volta da oltre 60 anni
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Sciopero a Hollywood, si fermano attori e sceneggiatori: è la prima volta da oltre 60 anni

Hollywood, sciopero di attori e sceneggiatori dopo che gli ultimi colloqui con gli studi cinematografici sulle loro richieste di retribuzione e la minaccia rappresentata dall'intelligenza artificiale si sono conclusi senza un accordo.

Sciopero a Hollywood, si fermano attori e sceneggiatori: è la prima volta da oltre 60 anni
La protesta degli attori a Hollywood
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14 Luglio 2023 - 10.02


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Hollywood è in sciopero, attori e sceneggiatori hanno simbolicamente incrociato le braccia per la prima volta negli ultimi 63 anni. La Screen Actors Guild (SAG-AFTRA) ha deciso lo sciopero dopo che gli ultimi colloqui con gli studi cinematografici sulle loro richieste di retribuzione e la minaccia rappresentata dall’intelligenza artificiale si sono conclusi senza un accordo.

 «Questo è un momento della storia, un momento di verità: se non teniamo duro in questo momento, saremo tutti nei guai», ha detto la presidente del SAG-AFTRA Fran Drescher nel corso di una conferenza stampa, dopo il voto unanime del del consiglio sindacale per lo sciopero.

«Stiamo tutti rischiando di essere sostituiti da macchine e grandi imprese». Gli attori, incroceranno le braccia a partire da oggi alle 8:00 ore italiane, e si uniranno agli scrittori nei picchetti nel primo doppio sciopero di Hollywood dal 1960. Gli sceneggiatori hanno già trascorso 11 settimane a protestare davanti alle sedi di società come Disney e Netflix, dopo che le loro richieste non sono state soddisfatte. Con la chiusura di quasi tutte le produzioni e i set cinematografici, le serie televisive popolari affronteranno lunghi ritardi. Gli studi cinematografici hanno già iniziato a cambiare i loro calendari e, se gli scioperi continueranno anche le principali uscite cinematografiche potrebbero essere posticipate.

«Sappiamo che è un momento critico del settore e le questioni sul tavolo devono essere affrontate: ci sono trattative difficili», ha detto l’attore britannico Kenneth Branagh sul tappeto rosso poco prima dell’annuncio dello sciopero. «So che tutti stanno cercando di ottenere un accordo equo, questo è ciò che è richiesto, quindi lo sosterremo». SAG-AFTRA rappresenta circa 160.000 attori, da star di prim’ordine come Meryl Streep, Jennifer Lawrence e Glenn Close a piccoli attori che interpretano ruoli in serie televisive. L’ultima volta che il sindacato degli attori ha scioperato, nel 1980, l’interruzione delle riprese è durata più di tre mesi. «Noi siamo le vittime. Siamo vittime di un’entità molto avida», ha detto Drescher, «sono scioccato dal modo in cui le persone con cui lavoriamo ci trattano».

Il sindacato ha affermato in una nota, dopo il fallimento dei colloqui, che la retribuzione degli attori è stata «gravemente erosa dall’affermarsi dello streaming» e ha avvertito che «l’intelligenza artificiale rappresenta una minaccia esistenziale per le professioni creative». Gli attori sostengono che i loro stipendi sono stati tagliati e che i pagamenti che ricevevano quando gli spettacoli o i film di successo in cui avevano recitato venivano riprodotti in televisione sono scomparsi, perché gli streamer si sono rifiutati di rivelare le cifre del loro pubblico. 

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