Levi si è dimesso da commissario per la Buchmesse 2024
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Levi si è dimesso da commissario per la Buchmesse 2024

Il commissario straordinario del governo, Ricardo Franco Levi, si dimette dal suo incarico in seguito alle controversie scaturite dopo la partecipazione del fisico Carlo Rovelli alla Buchmesse 2024. Ma non solo.

Levi si è dimesso da commissario per la Buchmesse 2024
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27 Maggio 2023 - 10.16


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Il commissario straordinario del governo, Ricardo Franco Levi, si dimette dal suo incarico in seguito alle controversie scaturite dopo la partecipazione del fisico Carlo Rovelli alla Buchmesse 2024. Un articolo di Libero rivela il coinvolgimento del figlio di Levi con una società di Bruxelles, vincitrice dell’appalto per la gestione della comunicazione della missione italiana alla fiera di Francoforte. Questo evento è stato il colpo finale che ha portato alle dimissioni di Levi, responsabile del coordinamento delle attività legate alla partecipazione dell’Italia come Paese ospite d’onore alla Fiera del libro.

Le dimissioni di Levi sono state confermate personalmente dallo stesso commissario straordinario, che ha dichiarato di aver rimesso il suo mandato nelle mani del ministro competente. Ha spiegato di aver preso questa decisione per preservare la propria integrità nell’esercizio delle funzioni di governo.

Il ministro della Cultura, ricevuta la lettera di dimissioni, ha precisato che non è lui l’autorità competente per accettarle, ma ha espresso la volontà di dare continuità all’incarico dopo le recenti polemiche. Ha dichiarato di informare il governo e di concordare eventualmente la nomina di un nuovo commissario. Ha ringraziato Levi per la sensibilità dimostrata e per il lavoro svolto finora. Tuttavia, poco dopo, Levi stesso ha rivelato di aver ricevuto una telefonata personale dal ministro Sangiuliano, che ha comunicato la sua decisione di accettare le dimissioni per garantire una discontinuità nell’incarico.

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Ricardo Franco Levi è stato nominato commissario straordinario dal Consiglio dei ministri il 10 marzo 2022, su proposta del presidente Mario Draghi e con l’approvazione del ministro della Cultura Dario Franceschini. Al momento della nomina, Levi sottolineò l’importanza del 2024 come un’occasione per l’Italia di mostrare al mondo la sua cultura e creatività, non solo in Germania. In qualità di presidente dell’Associazione degli editori italiani (Aie), Levi si era impegnato a mettere al centro dell’evento il libro italiano, ma anche a coinvolgere l’intera industria culturale.

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