Al Whitney Museum la mostra che racconta la NY di Edward Hopper
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Al Whitney Museum la mostra che racconta la NY di Edward Hopper

La collezione verrà ospitata fino al 5 marzo e raccoglierà oltre 200 opere dell'artista oltre a materiali inediti, permettendo di far apprezzare lo sguardo dell'artista sulla sua città.

Al Whitney Museum la mostra che racconta la NY di Edward Hopper
Uno dei dipinti della sezione ‘The Horizontal City’
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23 Ottobre 2022 - 13.01 Culture


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Sarà una mostra dallo sguardo personale e d’eccezione, appartenente ad Edward Hopper, tra i massimi esponenti del realismo americano, quella che verrà ospitata al Whitney Museum fino al 5 marzo 2023. ‘Edward Hopper’s New York’ raccoglierà oltre 200 opere tra disegni, stampe, illustrazioni e dipinti che apriranno uno scorcio sulla visione dell’artista sulla città che “conosceva e amava di più”, come affermato da lui stesso: New York.

Una narrazione che predilige angoli, strade, strutture, ponti meno conosciuti, escludendo i monumenti e i luoghi iconici e preferendo l’orizzontalità rispetto alla verticalità: quella di Hopper non è infatti una rappresentazione della metropoli legata allo sviluppo edilizio che tutti conosciamo, bensì della sua New York, rimasta a misura d’uomo. “Questa mostra – dichiara la curatrice Kim Conaty – presenta anche opere meno o del tutto sconosciute al pubblico. Hopper visse in città per la maggior parte della sua vita, al civico 1 di Washington Square North non lontano dall’attuale sede del Whitney. Nel corso della sua esistenza fu testimone degli stessi incessanti cicli di demolizione e costruzione che ci sono oggi, mentre la città si reinventa costantemente. Tuttavia Hopper ha catturato una città che è allo stesso tempo in cambiamento e immutabile, un posto particolare nel tempo e al quale la sua mente ha dato una forma ben distinta”

L’esposizione, organizzata in sezioni tematiche che trattano la sua intera produzione, inizia con i suoi primi disegni e materiali d’archivio più esclusivi, per poi arrivare alla sezione ‘The Window’ in cui l’artista cattura la quotidianità più intima e privata dei newyorkesi, che vengono ritratti a loro insaputa e dunque nel modo più naturale possibile. Sarà, inoltre, la prima volta che cinque suoi dipinti, raffiguranti i paesaggi urbani secondo la sua visione, verranno mostrati assieme nella sezione ‘The Horizontal City’; si tratta di opere realizzate tra il ’28 e il ’35 che ritraggono edifici tutt’oggi ancora esistenti. Le tele rispecchiano la visione dell’artista, contrario allo sviluppo verticale che invece ora è divenuto elemento peculiare della città.

Ultima è la sezione ‘Washington Square’, che vuole rappresentare uno sguardo sul suo quartiere, quello che lo ha ispirato nel corso della sua carriera e che accoglie anche una serie inedita di acquerelli ritraenti i panorami che Hopper scorgeva dalla sua finestra o dal tetto.

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