Franco Battiato: tante iniziative per ricordarlo ad un anno dalla scomparsa
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Franco Battiato: tante iniziative per ricordarlo ad un anno dalla scomparsa

Il 18 maggio si ricorderà Franco Battiato, a un anno dalla scomparsa. Il primo canale Rai manderà in onda in prima serata un docu film del regista Angelo Bozzolini che si annuncia particolarmente interessante

Franco Battiato: tante iniziative per ricordarlo ad un anno dalla scomparsa
I musicisti Franco Battiato e Gregorio Alicata, duo del complesso "Gli Ambulanti", Milano, 1965 c.
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16 Maggio 2022 - 10.02


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di Giordano Casiraghi
A Carpi, a Milo e Catania, si troveranno artisti, amici e simpatizzanti con svariati programmi dedicati all’estro artistico di Battiato, mentre l’Universal pubblica l’album «L’Arca di Noè» a quarant’anni di distanza. 

Il 18 maggio si ricorderà Franco Battiato, a un anno dalla scomparsa. Il primo canale Rai manderà in onda in prima serata un docu film del regista Angelo Bozzolini che si annuncia particolarmente interessante, con tante nuove testimonianze. Lo stesso giorno, a quarant’anni di distanza dalla prima pubblicazione, la Universal rimette in circolazione l’album «L’Arca di Noé». Un album di Franco Battiato molto particolare, un unicum, che merita di essere riascoltato e amato come tutti gli altri. 

Nel frattempo, oltre a varie iniziative, escono libri dedicati a Battiato, uno di questi contiene un reportage fotografico di Uliano Lucas realizzato nel 1965, quando Battiato era appena arrivato a Milano e con Gregorio Alicata avrebbe costituito il duo Gli Ambulanti. I produttori che incaricarono il giovane fotografo Uliano Lucas erano nientemeno che Tinin Mantegazza e Giorgio Gaber. Pensavano di farli incidere per la Ricordi, ma non se ne fece nulla. Intanto resta quel reportage rimasto perlopiù inedito e che ora è stato inserito nel libro «Battiato – Incontri». In apertura abbiamo uno scatto di quel reportage. 

Tornando all’Arca di Noè», quell’anno Battiato è perennemente in tournée, l’11 settembre è all’Arena di Verona, ma trova anche il tempo di entrare e uscire dalla sala di incisione per registrare canzoni sue ma anche di scrivere e curare Milva e dintorni, il primo della trilogia con la cantante di Goro. Ed è anche l’anno di Unestate al mare di Giuni Russo, campione di ascolti per tutta l’estate, e del disco d’esordio di Giusto Pio, «Legione straniera».  

In ottobre Battiato è a Tunisi per girare un filmato attorno al nuovo disco «L’Arca di Noé». Con lui una troupe dall’Italia, tra cui Francesco Messina e Luca Volpatti, incaricato della regia del film che verrà trasmesso sulla prima rete Rai il 26 febbraio 1983.

Il 28 novembre al Circolo della Stampa a Milano viene ufficialmente presentato L’Arca di Noé. Tutti i quotidiani dedicano intere pagine al nuovo disco e nel numero di dicembre il mensile Tutto Musica e Spettacolo gli dedica la copertina, così come anche il settimanale Ciao 2001.

Dopo un’annata passata costantemente sotto i riflettori l’artista annuncia che dopo questa presentazione resterà in silenzio stampa, non concederà interviste, e sulle prime nemmeno pensa di intraprendere una tournée con le canzoni del nuovo disco.

Non andrà così, fortunatamente. Il suo manager Angelo Carrara ha pronto un piano per portare in grandi spazi le canzoni del nuovo disco con attrezzature d’avanguardia. Il tour partirà da Torino il 15 giugno 1983 per un mega concerto che include spazi personalizzati per i suoi più stretti collaboratori, da Alberto Radius che presenta brani di «Gente di Dublino», Francesco Messina accompagnato da una danzatrice del ventre per il singolo Harem, quindi Giusto Pio. 

Appena uscito, l’album sale in vetta alla classifica di vendite, non arriverà a ripetere le cifre straordinarie del precedente, ma resta uno dei dischi più venduti di Battiato.  Stavolta l’arrangiamento delle canzoni utilizza in maniera massiccia il campionatore Fairlight e il micro composer, assegnando a ogni brano carattere elettronico. Non manca la sezione ritmica, la stessa di «La voce del padrone», le chitarre di Radius, il violino di Pio e il coro Madrigalisti di Milano. 

Tra le frasi che Battiato ha detto a proposito di «L’Arca di Noé» il giorno della conferenza stampa:

«Nel nuovo disco c’è più osservazione del mondo reale, più chimica e biologia e meno letteratura. Mi avvicina invece alla realtà che c’è in giro ora, che essendo una realtà a mio avviso catastrofica induce effettivamente a canzoni apparentemente pessimistiche, ma in ciascuna ognuno trova anche indicazioni su come uscirne». 

«Non è un disco che assomiglia ai miei lavori sperimentali, altrimenti addio classifica e addio a prenotazioni. È un disco che contiene anche molta elettronica, ma ha anche molti elementi tradizionalmente pop, non a caso ci sono gli stessi musicisti del precedente album». 

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