Un disco per ballare al ritmo del Saltarello
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Un disco per ballare al ritmo del Saltarello

Il disco d’esordio dell’Orchestra Popolare del Saltarello dal titolo “Abruzzo” per una veste inedita della tradizione musicale abruzzese

Un disco per ballare al ritmo del Saltarello
Saltarello
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9 Febbraio 2022 - 19.47


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di Giordano Casiraghi

Disco d’esordio dell’Orchestra Popolare del Saltarello dal titolo “Abruzzo” per una veste inedita della tradizione musicale abruzzese, disco composto da otto brani tratti dal repertorio tradizionale abruzzese, rielaborati in chiave inedita in maniera tale da potergli donare una veste inedita e fresca, capace di catturare l’attenzione di un pubblico sempre più eterogeneo e vasto, caratterizzati da contaminazioni di genere che si riflettono in ciascuna esecuzione, dando così vita a tracce che presentano influenze provenienti dal mondo del Jazz, Funk, Rap, Balkan, Musette, Pop ed Elettronica. I brani sono eseguiti ed interpretati da un organico formato da undici musicisti e uno straordinario corpo di ballo. 

Il saltarello come ballo tradizionale sviluppato in Abruzzo e parte del Molise sconfinando nel Lazio, simile alle tarantelle del sud. Una musica che va necessariamente vissuta in una dimensione dal vivo con tanto di balli annessi. La forma più diffusa è la saltarella in coppia, spesso anche tra persone dello stesso sesso, ma in alcuni contesti la parte del ballo si fa più complessa e si allarga a più persone che propongono geometrie di ballo ricercate e suggestive. 

Da Wikipedia arriva una esauriente spiegazione: «È considerato un ballo di corteggiamento nel quale le coppie si dispongono in cerchio e, a turno, si portano al centro per eseguire il rito della seduzione. Le coppie si danno costantemente il cambio in una sorta di gara di resistenza che aumenta al ritmo incalzante della musica. Quando sono all’interno del cerchio i due “amanti”, cercando di mantenere una certa sincronia nei movimenti, non si toccano, ma si sfiorano con continue allusioni. Nel ballo di coppia, dopo il consueto invito, i ballerini cercano di sincronizzarsi a tempo di musica per poi effettuare passi incrociati saltati, posizionando sempre un piede dietro l’altro che è fatto strisciare in avanti prima di ricevere il peso di tutto il corpo. Il passo può essere anche semplicemente saltato ed il piede, scaricato dal suo peso, viene scalciato energeticamente in avanti per poi essere affiancato nuovamente all’altro che ripete la sequenza».

E prepariamoci per tornare in pista, covid permettendo, per ballare il «saltarello» con L’Orchestra Popolare formata da Danilo Di Paolonicola (fisarmonica), Alessandro Tarquini (violino), Manuel D’Armi (zampogna), Gionni Di Clemente (chitarra e bouzouki), Marco Di natale (basso), Alex Paolini (batteria) e alle voci Antonella Gentile, Armando Rotilio, Alessandra Ventura, Anissa Gouizi, Federica Di Stefano e Alpha Sall.

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