In uscita nelle sale cinematografiche un docu-film per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante
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In uscita nelle sale cinematografiche un docu-film per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante

"Gli occhi di Dante. Visioni della Divina Commedia" è un viaggio attraverso i luoghi, i ricordi, le opere d’arte, le donne e gli uomini evocati dal Poeta

Dante Alighieri
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9 Novembre 2021 - 09.21


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Dante “sbarca” nelle sale cinematografiche con un docu-film a lui dedicato.
Il docu-film “Gli occhi di Dante. Visioni della Divina Commedia”, scritto e diretto dal regista Adolfo Conti, è il doppio omaggio, presentato all’Opera della Primaziale Pisana, per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante e per ricordare, a un anno dalla sua morte, il dantista Marco Santagata.
La proiezione del documentario sarà introdotta dal regista e da un ricordo di Santagata del professor Marco Collareta, storico dell’arte medievale.
Un viaggio nei luogi e nei ricordi del Poeta 
“Gli occhi di Dante” è un viaggio attraverso i luoghi, i ricordi, le opere d’arte, le donne e gli uomini evocati dal Poeta. Un viaggio composto da un prologo e tre capitoli che propongono allo spettatore di collegare le cantiche della Divina Commedia a tre momenti del suo esilio: 1307 Inferno, 1310 Purgatorio, 1321 Paradiso.
In Prologo e Inferno sono rievocati i primi anni di esilio, quando Dante cerca di rientrare a Firenze con la forza delle armi, i suoi soggiorni presso le famiglie nobili di Romagna e Veneto, la visione dell’Inferno dipinto da Giotto a Padova, il ricordo del battesimo della fede a Firenze e di quello delle armi a Campaldino.
Nella parte relativa al Purgatorio viene ricordata la discesa di Enrico VII in Italia e il fallimento della sua missione politica segnano la fine delle speranze di Dante di rientrare a Firenze e, nella rievocazione dell’incontro con Oderisi da Gubbio, trova posto il confronto con l’arte di Giovanni Pisano nel Duomo di Pisa. E infine il Paradiso, con l’incontro con la Trinità e l’ultima rivelazione.
Adolfo Conti è autore e regista di documentari, dopo una lunga esperienza come aiuto regista in Rai, dal 1998 al 2004 lavora come regista per Rai Tre e Rai Due, realizzando programmi televisivi e documentari con riconoscimenti in festival internazionali. 

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