Era il bambino de "La vita è bella", oggi traccia i positivi al call center Covid
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Era il bambino de "La vita è bella", oggi traccia i positivi al call center Covid

Dopo l'esperienza del mondo cinematografico, l'importante decisione: "Per gli artisti è un momento difficile. Sono contento di ciò che faccio, ma è solo un lavoro momentaneo"

Giorgio Cantarini
Giorgio Cantarini
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20 Gennaio 2021 - 11.28


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Una scelta umile e dovuta alla difficoltà del momento per il mondo dei cinema e dei teatri.

Giorgio Cantarini, il bambino del film “La vita è bella” racconta come si sia dovuto “reinventare” in seguito alla pandemia, passando al supporto nell’emergenza sanitaria come operatore del call center Covid.

“Per gli artisti è un momento difficile, bisogna arrangiarsi. E se ci si riesce dando anche una mano nella battaglia contro il Covid-19, è ancora meglio”.

Dopo anni di esperienze nel mondo del cinema a livello internazionale e un diploma presso il Centro sperimentale di cinematografia a Roma, Cantarini sta affrontando il periodo di difficoltà generato dalla pandemia come molti altri lavoratori dello spettacolo. “I teatri sono chiusi e lavorare sul set in questo momento è alquanto difficile”, ricorda.

Così per l’attore classe 1992 la decisione di presentare domanda alla Protezione Civile insieme al fratello Lorenzo, cantante e chitarrista dei Dear Jack.

Ora Giorgio Cantarini è impegnato presso il Toc – Team operativo per il coronavirus, dove insieme al fratello e ad altri colleghi avrà il compito di ricostruire la rete di contatti dei positivi al Covid-19 del viterbese.

“Una parte della mia famiglia è già impegnata nella sanità […] È un lavoro soltanto momentaneo. Ma in questo periodo tutti dobbiamo rimboccarci le maniche, ne sono contento”

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